Una ghost bike in memoria di Sayed Jashim Uddin

Una bicicletta interamente pitturata di bianco è stata posta nella serata di oggi, in via dell’Industria, da un gruppo di cittadini, per celebrare la memoria di Sayed Jashim Uddin, il ciclista che lì, su quella strada, ha trovato la morte lo scorso 8 novembre, investito da un camion.

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Una bicicletta interamente pitturata di bianco è stata posta nella serata di oggi, in via dell’Industria, da un gruppo composto da una ventina di cittadini, per celebrare la memoria di Sayed Jashim Uddin, il ciclista 45enne originario del Bangladesh che lì, su quella strada, poco dopo la rotonda di via Guastalla ha trovato la morte lo scorso 8 novembre, investito da un camion mentre tornava a casa dal lavoro.

La ghost bike è un simbolo che popola numerose strade del mondo a testimonianza di coloro che in sella alla loro due ruote hanno perduto la vita. Dopo quella posta sempre in via del’Industria in memoria di Marco Pecchini, investito e ucciso da un’auto nell’ottobre del 2020, ora un’altra bici bianca ricorderà Uddin, a sussurrare alle nostre coscienze che ogni morte violenta sulla strada è una sconfitta, per tutti, e che una società che non garantisce il diritto di spostarsi in modo sostenibile in piena sicurezza non può essere definita civile. Perchè, come recita il cartello affisso dai cittadini, “Anche chi non ha l’auto deve poter tornare a casa la sera”.

Jessica Bianchi

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