Emilia Romagna verso la zona gialla?

"Se fosse per i vaccinati ricoverati non rischieremmo la zona gialla. Alcune regioni, come la nostra, rischiano tra qualche settimana la zona gialla se il contagio si diffonde e se aumentano i ricoveri". A dirlo è stato il presidente dell'Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando del vertice tenutosi tra governo e Regioni.

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“Se fosse per i vaccinati ricoverati non rischieremmo la zona gialla. Alcune regioni, come la nostra, rischiano tra qualche settimana la zona gialla se il contagio si diffonde e se aumentano i ricoveri”. A dirlo è stato il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, parlando del vertice tenutosi tra governo e Regioni. L’assessore alle politiche per la Salute Raffaele Donini, dal canto suo, ricorda come nei reparti di terapia intensiva la maggior parte dei ricoverati per Covid è costituita da non vaccinati: “più dell’82% dei pazienti intubati non è vaccinato e ha un’età media inferiore ai 60 anni. Solo il 15-18% si è vaccinato ma è prevalentemente anziano e con altre co-morbilità importanti. Il Covid oggi rappresenta la prima casa di morte in Europa in questo periodo: non lo si deve sottovalutare e non ci si deve affidare ad apprendisti stregoni o a valutazioni che non abbiano una natura di carattere scientifico”. Sul fronte ospedalizzazioni, prosegue l’assessore Donini, “per ora ce la stiamo facendo ma è chiaro che il virus deve circolare meno (ndr – al 16 novembre nel modenese il 17,3% della popolazione risulta ancora suscettibile d’infezione) e soprattutto qualora circoli è necessario che trovi persone vaccinate, gente che perlopiù non finisce in ospedale”. 

Insomma è tempo di super green pass? “E’ tempo di responsabilizzazione: è evidente che qualora l’andamento epidemiologico peggiorasse, abbiamo una popolazione da tutelare che è quella non vaccinata e a cui eventuali ed ulteriori restrizioni dovrebbero applicarsi e una più immunizzata per cui quella stretta potrebbe diminuire o non valere”, conclude l’assessore regionale. E intanto nel modenese la curva risale, sia in termini di nuovi casi che di ricoveri. Al 22 novembre in provincia di Modena sono accertati 1.346 (erano 1.069 il 15 novembre, +26%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19. Di questi, 1.300 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture. Al momento sono 23 le classi sottoposte a quarantena, di cui 4 nei servizi educativi 0-3, 5 nella scuola dell’infanzia, 12 nella scuola primaria, 1 nella scuola secondaria di primo grado, 1 nella scuola secondaria di secondo grado. Sono 46 (erano 29 il 15 novembre, +58%) i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 22 novembre, negli ospedali modenesi. Sulla base dell’andamento della risalita verrà poi valutata l’ipotesi di implementare i posti letti dedicati ai pazienti positivi ma per ora la Medicina d’urgenza dell’Ospedale di Carpi resta pulita.