Donne a pedali: 18 giovani hanno imparato ad andare in bicicletta

Si è conclusa la seconda edizione del corso Donne a Pedali, promossa da Erostraniero, col patrocinio del Comune di Carpi.

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Si è conclusa la seconda edizione del corso Donne a Pedali, promossa da Erostraniero, col patrocinio del Comune di Carpi. Come lo scorso anno, si è svolta perlopiù nell’area ex Foro Boario, uno spazio cittadino protetto, sotto la tettoia e nell’area verde prospiciente, lontano dal traffico automobilistico.  Si sono iscritte 18 giovani donne di Paesi diversi: Tunisia, Algeria, Marocco, Pakistan Senegal, Nigeria, Santo Domingo, Italo-Argentina. Qualcuna, per poter partecipare, ha potuto usufruire del servizio di baby sitting, istituito quest’anno con signore volontarie dell’Udi. Gli incontri sono stati sei: uno teorico presso la Casa Volontariato, tenuto da Manuela Bellelli, Psicologa del Traffico, sulle principali norme stradali, sulle piste ciclabili, sulla visibilità, sulla sicurezza; cinque sono stati condotti nell’area ex Foro Boario da volontari del gruppo Il Mondo in bicicletta, coordinati dal professor Angelo Lucchini.
Prezioso è stato l’aiuto dell’Associazione Porta Aperta che ha messo a disposizione, tramite Recuperandia, caschi protettivi e materiale utile allo svolgimento del corso.
Le partecipanti, divise in gruppi a orari diversi, assistite dai volontari, hanno partecipato con determinazione, dimostrando molta curiosità e interesse; alcune avrebbero voluto continuare le lezioni e hanno chiesto di ripetere presto il corso. “Gli obiettivi che ci eravamo posti – spiegano gli organizzatori – sono stati raggiunti, riteniamo quindi che questa seconda esperienza positiva confermi la necessità di proporre esperienze come questa, perché, da una apparentemente piccola conquista sui pedali, è possibile prendere forza e coraggio e raggiungere altri e tanti obiettivi verso l’autonomia personale. Per questo riteniamo necessario il mantenimento del progetto nell’ambito di Erostraniero e inserirlo nella programmazione annuale. Un ringraziamento particolare va ai volontari, senza i quali non sarebbe possibile realizzarla”.

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