E’ tempo di bilanci per Carpinscienza, il festival di divulgazione scientifica che dal 2015, grazie all’intuito e alla volontà della professoressa Nadia Garuti, coadiuvata dal Comitato di dirigenti e docenti delle scuole superiori carpigiane, coinvolge la città proponendo un fitto programma di eventi gratuiti. Si è chiusa infatti l’edizione 2021 che ha centrato in pieno l’obiettivo di portare la scienza in piazza e renderla fruibile soprattutto ai giovani e alle scuole.
Tanti gli eventi che hanno caratterizzato i dieci giorni (20-30 settembre) e i protagonisti di fama nazionale e internazionale: relatori, divulgatori, ricercatori che hanno approfondito aspetti diversi del tema “TrasformAzioni” a indicare la necessità dell’agire umano di contrapporsi o trovare il modo di convivere con i cambiamenti.
Tutto esaurito per le tre conferenze spettacolo dell’immunologa dell’Università di Padova Antonella Viola che ha dialogato con il giovane chimico Ruggero Rollini, dell’astrofisico e divulgatore scientifico Luca Perri e dell’economista Carlo Cottarelli che sarà collegato nuovamente con Carpi il 29 ottobre prossimo per una diretta streaming con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado. Scuole collegate in streaming da tutta Italia, da Brindisi fino alla Sardegna, per le mattinate dedicate alle scuole che hanno potuto capire come il linguaggio della scienza si possa tradurre in note musicali (Paolo Soffientini), analizzare i cambiamenti climatici (Serena Giacomin, Luca Perri, Luca Lombroso), viaggiare tra le stelle per sognare (Amalia Ercoli Finzi) o cimentarsi nella robotica (Cecilia Laschi).
Un’edizione, quella 2021, che ha contato più di 21mila presenze, in crescita rispetto alla precedente. Nemmeno il tempo di godersi la soddisfazione perché il Comitato Scientifico è già al lavoro per Carpinscienza 2022.
S.G.