Il ricordo di don Nino, a cent’anni dalla nascita

Intere generazioni dal 1956, quando fondò il primo gruppo scout a Carpi, lo hanno avuto al loro fianco in qualità di assistente ecclesiastico e al suo impegno educativo don Nino si è dedicato con grande passione, la stessa che oggi anima chi si ritrova per ricordarlo.

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ph Nicola Catellani

Conservate il gusto delle cose finite, delle cose benfatte, delle cose belle. Autoconvincetevi che lo scoutismo facile, del pressappoco non forma il carattere, non fa degli uomini. Non è l’amico esteta che vi parla, è il sacerdote che vuol ricordarvi l’evangelica fedeltà alle piccole cose.

Riecheggiano le sue parole domenica 19 settembre durante la festa: nato nel 1921, don Nino Levratti avrebbe compiuto cent’anni il 14 settembre ed è stato ricordato dai suoi ragazzi, quelli che fin dal 1953, quando gli fu affidata la direzione dell’oratorio cittadino, hanno avuto l’opportunità di condividere con lui un pezzo di strada. È rimasto per quarant’anni tra le mura di via Santa Chiara promuovendo innumerevoli attività per bambini, ragazzi e giovani (restano memorabili le feste di Carnevale) e fu lui a volere fortemente il cinema Eden per ospitare iniziative culturali e cineforum.

Intere generazioni dal 1956, quando fondò il primo gruppo scout a Carpi, lo hanno avuto al loro fianco in qualità di assistente ecclesiastico e al suo impegno educativo don Nino si è dedicato con grande passione, la stessa che oggi anima chi si ritrova per ricordarlo. E in tanti, giovani e meno giovani, hanno partecipato alla festa domenica 19 settembre, tutti quelli per cui… lo scoutismo non è indispensabile ma noi che lo abbiamo scelto sappiamo quanto esso possa positivamente pesare sullo stile e sulle scelte delle persone, sulla nostra formazione umana e cristiana.

Ma bisogna prenderlo seriamente. Coglierne solo la scorza è sacrificarlo. Non vale certo la pena di agitarsi tanto se lo si riduce ad un movimento evasivo e sterile. Siate fedeli allo spirito della vostra promessa che è impegno a crescere secondo il progetto di Dio. A crescere facendo del vostro meglio. A potenziare al massimo i doni ricevuti. Vi suggerisco uno scoutismo di qualità.

In occasione della festa dei cent’anni di don Nino, la Santa Messa è stata celebrata nell’area verde dell’Oratorio dove è stato inaugurato l’altare, opera permanente progettata dall’architetto Franco Rebecchi dedicata a don Nino, insieme all’edicola con la statua della Madonnina degli Scout e al Crocifisso. Al Cinema Corso è stato poi proiettato il video (https://youtu.be/zc-8b67g5LE) realizzato da Saverio Catellani e sotto i portici dell’oratorio è stata inserito il quadro su superficie metallica realizzato da Andrea Saltini e in cui don Nino è ritratto insieme a ragazzi e ragazze. Un rinfresco allestito dal Masci ha concluso la mattinata di festeggiamenti.

Sulla targa scoperta al termine della celebrazione nel luogo di preghiera che da oggi accoglie chi vuole fermarsi per dedicargli un pensiero si leggono le sue parole: fidatevi sempre di Gesù, delle sue parole, delle sue proposte. Sono le sole che danno la certezza di avere successo vero nella vita.

Sara Gelli

 

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