Lorenzo Prandi, diventa cuoco 5 stelle al Ritz-Carlton Hotel

Lorenzo Prandi, 28 anni, è volato da Carpi in Cina sei anni fa per inseguire il sogno di diventare uno chef di respiro internazionale. Nonostante il Covid che lo tiene bloccato in Cina da due anni senza poter fare visita ai familiari in Italia, quest'anno ha raggiunto un ulteriore traguardo diventando Chef de Cuisine del ristorante italiano del Ritz-Carlton Hotel di Shenzen.

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Lorenzo Prandi

Una prova di assaggi, un menù a cinque portate organizzato in circa otto ore di allestimento e, alla fine, Lorenzo Prandi, 28 anni, cuoco di origine carpigiana, ha ricevuto il verdetto positivo dai dirigenti della struttura e dai responsabili della selezione del personale del Ritz-Carlton Hotel 5* di Shenzen, la catena di hotel di lusso famosa in tutto il mondo.

“Mi sono candidato a lavorare presso il loro ristorante italiano – racconta Lorenzo – e dopo una veloce visita all’hotel mi è stata offerta l’opportunità di fare un food tasting, ovvero di proporre un menù semplice a cinque portate realizzato in circa 8 ore di allestimento. Ho alloggiato all’hotel e servito il menú ai dirigenti principali dell’albergo (GM, F&B , HR , Ex Pastry Chef). Si tratta di una procedura standard per qualsiasi hotel  a cinque stelle. A distanza di qualche settimana sono stato ricontattato per procedere alla trattativa di assunzione e da quel momento ho partecipato a diversi colloqui. Avviate le varie procedure per i dipendenti stranieri, tra cui il rinnovo del visto e del permesso di lavoro, dopo circa due settimane di affiancamento presso il The Ritz-Carlton Hotel a Guangzhou mi sono ufficialmente trasferito a Shenzhen (città cinese confinante con Hong Kong). Insomma dopo circa due mesi dalla mia accettazione ho ufficialmente iniziato come Chef De Cuisine del Ristorante italiano all’interno dell’hotel”.

Che tipo di cucina proponi?

“Il ristorante italiano del Ritz-Carlton di Shenzen si chiama Paletto ed è un ristorante fine dining, ovvero ricercato ed esclusivo. Il mio scopo sarà quello di creare i futuri menù  mantenendo gli elevati standard di qualità della tipologia di ristorante e di gestire al contempo l’intera brigata nella realizzazione dei piatti. Quindi cercherò di proporre una cucina raffinata ma al tempo stesso creativa e innovativa. Sarà una sfida abbastanza dura per me ma ce la metterò tutta. Sono molto contento e non vedo l’ora di mettermi all’opera”. 

Come è la situazione per voi stranieri in Cina dal punto di vista del Covid?

“All’interno dell’hotel siamo al momento cinque stranieri e io sono l’unico italiano. Il mio prossimo obiettivo è quello di raggiungere buoni risultati e confermare la mia posizione. In tutto questo continuo a pregare che la situazione Coronavirus venga gestita in un modo migliore in quanto non sono ancora potuto rientrare in Italia a causa delle restrizioni e quarantene causate dalla pandemia. Io, come tanti altri, sono bloccato qui da quasi due anni e per quanto ci tenga a progredire nella mia carriera sinceramente non vedo l’ora di riabbracciare i miei familiari e amici”. 

Chiara Sorrentino