“Se il green pass arriva in ritardo non è colpa delle farmacie”

"Noi rilasciamo la stampa dell’esito negativo del tampone - spiega Silvana Casale, presidente di Federfarma - ma è una documentazione che non presenta il Qr code e non è utile qualora il cittadino debba mostrare il Qr code e sottoporsi alla lettura di questo”.

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Eventuali ritardi nell’arrivo della certificazione verde “non sono colpa della farmacia”. Dopo i casi di insegnanti che, seppur in possesso del certificato di tampone negativo, non sono stati accettati a scuola poiché non avevano il green pass con il Qr code, i farmacisti ribadiscono che spetta loro l’inserimento dei dati ma il green pass viene generato dal sistema nazionale.

“Effettivamente – spiega Silvana Casale, presidente di Federfarma Modena – i farmacisti non  hanno alcuna responsabilità e continuano a svolgere il loro lavoro con grande impegno nella prevenzione del coronavirus effettuando i tamponi.

L’esito del tampone viene registrato sulla piattaforma regionale e poi arriva alla piattaforma nazionale cioè al sistema della tessera sanitaria e da qui scaturisce il green pass”. Se poi da tale piattaforma i dati non arrivano o il computerone nazionale sforna i green pass  in ritardo non è colpa dei farmacisti, sostengono i diretti interessati.

“Il cittadino riceve un messaggio una volta che il tampone è stato inserito e, tramite questo messaggio, potrà successivamente, in autonomia, scaricare il green pass”.

Avete calcolato quanto tempo ci vuole per ottenere la certificazione verde? Avete avuto segnalazioni di ritardi?

“I tempi sono variabili, infatti possono oscillare tra un’ora a tre ore dall’inserimento dell’esito del tampone  in piattaforma. Le segnalazioni dei cittadini in effetti sono numerose. Noi rilasciamo la stampa dell’esito negativo del tampone ma è una documentazione che non presenta il Qr code e non è utile qualora il cittadino debba mostrare il Qr code e sottoporsi alla lettura di questo”.