Vendemmia: è atteso un calo produttivo medio del 20-30%

Quanto alle quotazioni, il Lambrusco registra incrementi tali da sfiorare il +40-50% sul vino sfuso. Il trend in aumento è confermato anche per le uve del 2021.

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Il clima impazzito lascerà di sicuro un segno meno anche nella produzione di uva. È atteso un calo produttivo medio del 20-30% in Emilia-Romagna, con picchi fino al 40% nella zona del Lambrusco e si registrano differenze significative tra aree in base all’intensità dei fenomeni atmosferici a cui sono state sottoposte: ondate di gelo, grandinate e siccità, hanno colpito a macchia di leopardo il territorio regionale

“E’ stato un anno nero per l’agricoltura in generale perché i danni degli eventi meteo, dalle gelate primaverili alle grandinate, dalle improvvise  bombe d’acqua alla siccità perdurante hanno pesantemente danneggiato le colture, anche quelle vitivinicole” commenta il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna, Marcello Bonvicini.

L’Emilia-Romagna è la terza regione d’Italia per quantitativi di vini prodotti, dopo Veneto e Puglia, e la quinta per superficie vitata (52.035 ha totali nel 2020).

Anche Modena conferma la scarsa produzione. A risentirne di più è la collina dove persiste la carenza d’acqua. Soffre, in particolar modo, il Lambrusco Grasparossa, peraltro già fiaccato dalle gelate di aprile, fino a mettere in preventivo una riduzione del 30-35%. Nello specifico, le grandinate hanno duramente colpito gran parte dell’area del Grasparossa (Formigine, Maranello, Spilamberto e alcune frazioni di Castelvetro di Modena) e quello del Lambrusco di Sorbara (Bomporto, Carpi e zone limitrofe), come pure la zona dei bianchi – Pignoletto, Montù e Trebbiano – soprattutto a Castelfranco e a Carpi.

Quanto alle quotazioni, il Lambrusco registra incrementi tali da sfiorare il +40-50% sul vino sfuso. Il trend in aumento è confermato anche per le uve del 2021.

“Non vogliamo neanche immaginare un nuovo stop alla ristorazione, alle enoteche ai wine-bar – mette le mani avanti Bonvicini – oltre la metà delle 17 mila aziende viticole di piccole-medie dimensioni, presenti sul territorio, si trascina dietro un fatturato 2020 decurtato suppergiù del 60%”.