Niente indennità per i lavoratori che finiscono in quarantena perchè contatti stretti di un soggetto risultato positivo al covid. Lo dice l’Inps. Il motivo? Non ci sono più risorse per le indennità di malattia 2021. E il messaggio arriva come un fulmine a ciel sereno. Chiara Tassi ha intervistato Anna Maria Righi della Cgil di Modena:
“Per tutto il 2020 il provvedimento era coperto -per legge- da certificato di malattia. Per il 2021 invece l’Inps ha detto che non pagherà più questo periodo come malattia – quindi non autorizzerà i medici curanti a emettere certificazione di malattia- perché mancherebbero gli stanziamenti forniti dallo Stato per la copertura di queste somme. Noi, come sindacato, rileviamo che nel 2020 la legge diceva che l’Inps poteva chiedere rimborso allo Stato, per le somme da pagare ai lavoratori in quarantena fino a un tetto massimo di “x”. Non si diceva assolutamente però che in assenza di quel tetto massimo l’Inps non dovesse assolvere al suo ruolo di ente pagatore a fronte di una legge che ci dice che si tratta di malattia. Ora a livello nazionale Cgil, Cisl e Uil hanno scritto al Ministro chiedendo spiegazioni rispetto a questa questione perché diversamente le persone per il momento sono costrette a coprirsi questi periodo con ferie o permessi non retribuiti e riteniamo che questo non sia assolutamente giusto”.