Dehors, per la Soprintendenza possono rimanere

La Soprintendenza ha fatto sapere che, per ora, autorizza il mantenimento dei dehor alla luce delle misure stabilite da Decreto Legge, per il sostegno del lavoro e dell’economia in piena emergenza epidemiologica.

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foto di Fabrizio Bizzarri

Tirano un sospiro di sollievo bar e ristoranti di Corso Alberto Pio e Piazza Garibaldi. Come se non bastassero i problemi causati dalla pandemia e quelli di gestione che deriveranno dall’introduzione del green pass, sul tavolo della Soprintendenza ai Beni culturali a Bologna è arrivata la segnalazione relativa ai dehors di una decina di attività in Corso Alberto Pio e in Piazza Garibaldi di cui si sottolineava l’inadeguatezza rispetto al contesto del Centro storico soggetto a tutela. Una doccia gelata per i titolari delle attività che sono rimasti col fiato sospeso fino a quando non è arrivata la risposta.

La Soprintendenza ha fatto sapere che, per ora, autorizza il mantenimento dei dehor alla luce delle misure stabilite da Decreto Legge, per il sostegno del lavoro e dell’economia in piena emergenza epidemiologica.

Dopo i mesi di chiusura, per sostenere bar e ristoranti si è, infatti, incentivata la realizzazione di spazi aperti, funzionali all’esercizio delle attività per evitare il più possibile di svolgerle all’interno di ambienti chiusi più favorevoli al contagio da Covid-19.

Per questo le amministrazioni cittadine hanno semplificato le misure per l’ottenimento di concessioni per l’occupazione di suolo pubblico o per l’ampliamento delle superfici già concesse.

La Soprintendenza fa presente che il mantenimento dei dehors esterni è concesso fino al 31 dicembre 2021 e, allo scadere della deroga attualmente vigente, dovranno essere smontati e rimossi e il Comune dovrà provvedere a presentare alla Soprintendenza apposita istanza per ciascun nuovo dehor di cui si prevede l’installazione.

Sara Gelli