Alzi la mano chi non ha notato allargarsi sulle strade carpigiane delle anomale chiazze rosate! Il “cemento rosa” che deturpa numerose vie del centro storico e della periferia è il materiale utilizzato per coprire gli scavi, spesso eseguiti assai sommariamente, per la posa dei cavi della fibra ottica.
“Con le ditte a cui Oper Fiber ha subappaltato i lavori – spiega sul sindaco Alberto Bellelli – i rapporti sono stati molto tesi. Vi è stato più di un confronto e spesso i toni sono stati decisamente accesi”. Numerose le segnalazioni fatte dal Comune soprattutto “a causa della scarsa sicurezza dei cantieri”. Un invito, quello ad avvertire le Forze dell’ordine qualora ci si dovesse imbattere in “situazioni potenzialmente pericolose e nel mancato rispetto delle procedure di accantieramento” che l’assessore ai Lavori Pubblici, Marco Truzzi, rivolge anche ai cittadini.
A causa di tagli che paiono essere stati fatti “da un ubriaco”, prosegue il sindaco, anche le operazioni di ripristino col cemento rosa sono a dir poco indecorose e “il manto stradale ne risente ma fino alla conclusione dei tre anni di lavori previsti ogni operazione di riasfaltatura integrale è impossibile”.
Il Comune di Carpi però, così come gli altri enti locali, ha le mani legate in virtù dell’accordo siglato tra Governo e Open Fiber: “a causa di questo accordo ministeriale – aggiunge Truzzi – non possiamo certo dettare regole circa le modalità operative, solo far scattare sanzioni qualora ciò si renda necessario”. Inoltre, conclude l’assessore, “ci tengo a ribadire che il comune non autorizza, come ci è stato segnalato, gli addetti ai lavori a entrare nelle aree privati. Per accedere alle proprietà private e provvedere all’allaccio della fibra è necessaria l’autorizzazione dei proprietari”.
Jessica Bianchi