“Senza ulteriori elementi, è difficilissimo ritrovare il corpo di Saman”

Lo dice il generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, oggi docente universitario

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Continuano le ricerche di Saman Abbas nella campagna intorno all’abitazione a Novellara con l’ausilio di nuove tecnologie per controllare eventualio discontinuità nel terreno. Senza ulteriori elementi il ritrovamento del corpo di Saman sarà difficilissimo. Lo dice il generale Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma, oggi docente universitario.

“Spero che le ricerche in atto con gli strumenti che la tecnologia ci offre come il georadar e il magnetometro possano darci un ausilio nel ritrovamento del corpo senza vita. Tutti speriamo come sempre in queste vicende soluzioni positive ma, le ripeto, mettendo insieme tutti gli elementi cioè il tempo trascorso, le informazioni che sono emerse nel corso delle indagini sui familiari e casi precedenti mi sembra che tutto porti a ipotesi purtroppo negative”.

Nella sua carriera lei ha affrontato casi simili: c’è il rischio di non ritrovare più il corpo?

“Pensi al sequestro e all’omicidio di Sarah Scazzi: se non ci fosse stata la confessione dello zio Michele Misseri probabilmente noi non avremmo mai trovato la ragazzina. Pensi al caso della signora Ragusa: nonostante il corpo non sia mai stato trovato e la sua morte sia stata decretata senza la disponibilità del corpo, il marito è stato condannato in via definitiva. Devo dire che se in questo Paese si studia in maniera approfondita un luogo dove nascondere un corpo purtroppo ci si può riuscire. Consideri che in questi giorni ci stiamo ancora occupando dopo diciassette anni del caso di Denise Pipitone il cui corpo non è mai stato trovato. Non manca la casistica che ci prospetta vicende in cui i corpi non si trovano”.

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