Gandolfi: “Oltreferrovia, il vecchio che avanza”

“Il giorno in cui le ruspe spianeranno i terreni agricoli per ricavare nuovi lotti edificabili ed i rulli compressori asfalteranno gran parte di Via Corbolani sarà un giorno triste per tutti noi, oltreché un punto di non ritorno per tutta la città di Carpi”

0
3331

Resta una voce fuori dal coro quella di Andrea Gandolfi che fin dall’inizio ha invitato i carpigiani a uscire dai luoghi comuni per iniziare a concepire un modo diverso di pensare il verde in relazione all’area a est di Carpi, l’Oltreferrovia di cui si è discusso per più di dieci anni. La proposta progettuale Carpi Golf (https://www.comune.carpi.mo.it/download/elaborati/parco-lama/03_Carp_Golf_V2.pdf) puntava alla creazione di un grande parco pubblico di 150mila metri quadrati all’interno del quale integrare il campo da golf.

Ecco il suo intervento:

“Dopo mesi di trepidante attesa l’Amministrazione Comunale ha finalmente reso pubblico il progetto dell’Oltreferrovia. Lo ha fatto il nostro Sindaco, Alberto Bellelli, sulla sua pagina facebook, esponendo con toni ecumenici la nuova visione dell’Amministrazione in merito.

A seguire conferenza stampa per gli addetti ai lavori, supportata da accattivanti prospettive che suggeriscono, ai margini del territorio urbanizzato, la futura realizzazione del “grande parco del Centro Storico”.

Ora, per un attimo, vorrei dimenticare il mio ruolo di presidente dell’Associazione CarpiGolf asd e vestire i panni del normale cittadino.

Ho sempre provato nei confronti di Carpi, la mia città in cui sono nato e cresciuto, un forte senso di appartenenza. Non potrei vivere in nessuna altra città, perché sento di appartenere a questi luoghi, e in un certo qual modo sento che questi luoghi mi appartengono.

Conosco Via Corbolani da sempre: posso dire quasi di esservi cresciuto. Non è uno stradello di campagna qualunque; è un pezzo del territorio risparmiato dall’avanzata della città per decenni, una linea tracciata tra i campi che punta idealmente verso la cupola del Duomo. Una strada con una valenza storico-testimoniale unica. Nei miei pensieri, e in quelli forse di tanti altri carpigiani, Via Corbolani dovrebbe rimanere per sempre così come è adesso, perché è un luogo di pace, quiete, silenzio. Questi i valori che dovrebbero in primis essere salvaguardati dalla pianificazione urbanistica.

Il Piano Urbanistico oggi proposto è sostanzialmente lo stesso approvato otto anni fa. Niente di più, niente di meno.

Stessa collocazione delle aree urbanizzate, stessa collocazione delle aree verdi, stesse previsioni per la viabilità. Densità abitativa ridotta, in conseguenza di una diversa sensibilità del mercato immobiliare, più verde condominiale a uso e consumo dei futuri acquirenti.

Vi è un solo non secondario particolare che lo rende estremamente peggiorativo.

L’edificazione su Via Corbolani, per i quali le Associazioni ambientaliste e l’Associazione Parco Lama avevano promosso una vera e propria battaglia, ottenendo una diversa ricollocazione, è ancora lì.

La sostanziale differenza è che adesso l’interesse superiore, rappresentato dall’insediamento del futuro corso di Laurea Universitario, viene a prevalere su tutte le istanze volte alla preservazione del territorio fatte negli ultimi dieci anni.

Viene quindi da chiedersi: cosa ne è stato di tutti gli appelli, le richieste, le promesse fatte in questi anni? Dove sono le voci del dissenso che si sono levate fin dal 2010? Ad oggi nulla, il silenzio più assoluto. Pare che tutti gli intelocutori di un tempo si siano uniformati al pensiero unico dell’Amministrazione Comunale.

Inutile dire che la presente proposta mette la parola fine al progetto di un parco pubblico dedicato al Golf ed ad altre attività sportive a Carpi. Ne prendiamo atto.

Ma per l’ultima volta permettetemi di affermare ad alta voce che il nostro progetto prevedeva un’area verde di dimensioni doppie rispetto a quelle previste da questo Piano Urbanistico, la salvaguardia totale di Via Corbolani e delle specie arboree poste a margine di Via Tre Ponti, la creazione di un’area dedicata allo Sport i cui costi sarebbero stati per l’Amministrazione pari a Zero. Il tutto senza intaccare in alcun modo i sacrosanti diritti edificatori di chi in quell’area ci ha investito.

Per ultimo, vorrei rivolgere qualche considerazione agli attori di questa vicenda, che ho conosciuto nei confronti degli ultimi anni.

Prima di tutto ai soci e sostenitori dell’Associazione Parco Lama.

Dispiace rivestire il ruolo di Cassandra, ma ho sempre sostenuto che lo scempio che verrà attuato era evitabile soltanto unendo le nostre forze in una proposta comune. Il progetto che si andrà a realizzare non incarna minimamente lo spirito che ha guidato la vostra Associazione, come pure la nostra.

Il giorno in cui le ruspe spianeranno i terreni agricoli per ricavare nuovi lotti edificabili ed  i rulli compressori asfalteranno gran parte di Via Corbolani sarà un giorno triste per tutti noi, oltreché un punto di non ritorno per tutta la città di Carpi.

Ai nostri amministratori, Sindaco in testa, vorrei dire di non parlare più di decisioni partecipate. Il percorso partecipativo tanto sbandierato, pagato con i soldi dei contribuenti, è stata una farsa, orchestrata per dare una parvenza di democrazia a decisioni prese in assoluta autonomia. Si continuerà certamente a parlare di confronto con la città, perché questo la politica richiede, ma sappiamo tutti che tutto è già stato deciso in modo del tutto unilaterale.

Ai colleghi progettisti che hanno preparato la presentazione del progetto Oltreferrovia, fatta di immagini tutte virate al verde pastello, chiederei un po’ più di onestà professionale. I rendering presentano piantumazioni, spazi verdi, filari di alberi su terreni che non sono, e forse non saranno mai, nella disponibilità dell’Amministrazione. Quindi, o si presenta un progetto serio, che possa fare capire ai cittadini quale sia la reale portata dell’intervento, oppure si dovrebbe premettere che quella presentata è solo un ipotesi, o meglio una “suggestione” come potrebbe dire qualche amministratore locale.

Ed infine ai sostenitori di CarpiGolf.

La nostra Associazione aveva uno scopo; portare a Carpi il Golf, e fare di questa attività uno Sport alla portata di tutti. l’Italia è piena di esempi emblematici in questo senso: luoghi in cui convivono l’attività fisica, la socialità, il rispetto per la natura. Tante Amministrazioni locali hanno colto l’importanza di questi esempi: Carpi ha preferito optare per l’ennesimo, anonimo, Parco Urbano. Ne prendiamo atto. Ma tra i nostri scopi statutari rimane comunque la promozione e la divulgazione del Golf, soprattutto tra i più giovani, e su questa strada proseguiremo con immutato impegno”.

Andrea Gandolfi

Presidente CarpiGolf a.s.d.