144 ogni 100mila abitanti (dato al 28 aprile, era 199 ogni centomila lo scorso 6 aprile), a tanto ammontano i nuovi casi di positività al Covid nel modenese (sui tamponi effettuati quelli positivi si aggirano intorno al 6%) ma se l’incidenza media è scesa, la curva epidemica pare essersi “comodamente” assestata, mantenendosi sempre leggermente al di sopra rispetto alla media nazionale. A preoccupare è anche un altro indicatore ovvero l’indice di trasmissibilità del virus: l’Rt medio provinciale è 0,9 (ma il dato è del lontano 20 aprile) e nel frattempo la nostra Regione è entrata in Zona Gialla…
“Il 6 aprile era 0,7 – spiega Antonio Brambilla, direttore generale dell’Azienda Usl di Modena – e il fatto che questo dato oscilli verso l’alto desta un po’ timori”. E se è ancora troppo presto per valutare l’impatto della riapertura delle scuole sull’andamento epidemiologico è pur vero che la fascia d’età in cui ci sta registrando l’incremento maggiore di nuovi casi è quella dei piccolissimi, “da 0 a 5 anni ma vedremo nelle prossime settimane se tali oscillazioni si confermeranno”, prosegue il direttore. La situazione eccezion fatta per i distretti di Sassuolo e Pavullo “è in miglioramento ma l’impressione è che si sia giunti a una sorta di plateau. Nell’ultima settimana, forse anche grazie al miglioramento del sistema di sorveglianza e tracciamento, i contatti di positivi in isolamento domiciliare sono in lieve rialzo mentre i positivi conclamati che stanno trascorrendo la malattia tra le mura domestiche sono stabili. Un dato, questo che terremo monitorato”. Curva discendente anche per quanto riguarda le ospedalizzazioni: su una dotazione di 513 posti letto dedicati a pazienti Covid positivi in tutti gli ospedali della provincia di Modena (di cui 411 di area medica, 32 di sub intensiva e 70 di terapia intensiva) a oggi, 28 aprile, ne sono occupati 244 (188 in area medica, 19 in sub intensiva e 37 in intensiva). “Il bilancio è favorevole, negli ultimi giorni – commenta Brambilla – dimettiamo più di quanto ricoveriamo e questo consente ai nostri presidi ospedalieri di riprendere fiato”.
Sul versante campagna vaccinale invece sembra di ascoltare sempre il medesimo disco rotto. Il leitmotiv non cambia: il ritmo di inoculazione è buono (inoculate nel modenese 243.098 dosi, di cui 162.005 prime e 81.093 seconde) ma non abbastanza, poiché non vi sono certezze sulle consegne dei vaccini.
“I numeri sono alti, l’andamento è buono, i cittadini rispondono con fiducia e siamo soddisfatti poiché i nostri punti vaccinali stanno raggiungendo numeri elevati: oggi e domani si toccherà quota 6mila vaccini al giorno. Le difficoltà – ribadisce per l’ennesima volta il direttore generale – sono legate al numero di dosi in arrivo nel mese di maggio, in particolare di AstraZeneca. Se potessimo mantenere le 6mila inoculazioni al giorno, in poco meno di tre mesi il 100% della popolazione da vaccinare avrebbe fatto almeno una dose ma purtroppo non abbiamo abbastanza vaccini a disposizione”.
Jessica Bianchi