Parco della Cappuccina: “l’area è già stata espropriata ed è di proprietà del Comune di Carpi”

L’ente pubblico è già proprietario dell’area e andrà avanti con la realizzazione dell’opera poiché quella della terna arbitraria per non accettazione della somma è una procedura parallela e non inficia in alcun modo l’avanzamento del progetto. Il tira e molla coi proprietari è tutt’altro che finito ma le loro proprietà sono già passate di mano al Comune e dunque l’annunciata nascita del Parco della Cappuccina non subirà ulteriori ritardi.

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Sono 47mila i metri quadri di aree private da espropriare a fianco del cimitero per realizzare il nuovo Parco della Cappuccina, tra via Lenin e viale dei Cipressi, la cui estensione raggiungerà i 12 ettari. Il progetto esecutivo è stato approvato dalla Giunta il 26 gennaio 2021 per un investimento di 1.050.000 euro, di cui 340mila per i lavori e 555mila per l’acquisizione delle aree, ciò significa che ai 13 proprietari terrieri da espropriare sono stati offerti 11,80 euro al metro quadrato (valore venale e non agricolo medio). Un boccone amaro che ai privati proprio non va giù. Nonostante i mal di pancia dei proprietari però il Comune ha deciso di andare avanti in considerazione dell’interesse pubblico del progetto e anche se la battaglia per spuntare un prezzo migliore proseguirà probabilmente ancora a lungo, l’ente pubblico ha proseguito l’iter per la realizzazione del parco, affidando il 2 aprile scorso i lavori – in partenza entro la fine di maggio – alla ditta che si è aggiudicata il bando, ovvero la Andreozzi srl con sede ad Afragola. 

“L’area – commenta l’assessore Riccardo Righi – è già stata espropriata ed è dunque di proprietà del Comune di Carpi”. Ma come è possibile visto che non è stata ancora trovata la quadra coi proprietari? 

L’indennità provvisoria d’esproprio – ovvero i 555mila euro – sono già stati depositati ed è stato emesso il decreto che trasferisce la proprietà al Comune. L’opera pubblica, infatti, se legittimamente progettata non può fermarsi.

Da questo momento si discuterà sulla quantificazione dell’indennità seguendo la strada della Terna arbitrale così come deciso dalla proprietà: al termine di tale procedimento sarà quantificata l’indennità definitiva e, in caso di maggiorazione, verrà eventualmente integrata, attraverso una variazione di Bilancio. 

In soldoni: l’ente pubblico è già proprietario dell’area e andrà avanti con la realizzazione dell’opera poiché quella della terna arbitraria per non accettazione della somma è una procedura parallela e non inficia in alcun modo l’avanzamento del progetto.

Il tira e molla coi proprietari è tutt’altro che finito ma le loro proprietà sono già passate di mano al Comune e dunque l’annunciata nascita del Parco della Cappuccina non subirà ulteriori ritardi. Per sapere invece quanto ci costerà alla fine questo parco è ancora presto…

Jessica Bianchi