B. Officina: il primo bar a Carpi completamente plastic-free

B. Officina di Carpi, punto di riferimento per chi ama colazioni e pranzi salutari con prodotti naturali, da oggi è al 100% plastic-free. I titolari Samantha e Dennis commentano: “è un obiettivo per cui ci siamo impegnati sin dalla nostra apertura e rappresenta il nostro contributo concreto per il bene del pianeta”.

0
2941
Samantha Giubertoni e Dennis Riccò

Addio, plastica. B. Officina, il locale che ha sede in via N. Biondo n°1, è diventato al 100% plastic-free.

Anche il cibo da asporto, che notoriamente ha molto imballaggio, viene consegnato con materiali PLA, un materiale naturale derivato dalla trasformazione degli zuccheri presenti in mais, barbietola, canna da zucchero e altre materie prime naturali e rinnovabili non derivate dal petrolio (a differenza della plastica tradizionale).
Il locale ha da poco iniziato a usare questa bioplastica completamente biodegradabile e compostabile che quindi si degrada rapidamente nel terreno una volta raggiunte le condizioni di temperatura e umidità necessarie.

“E’ il nostro contributo quotidiano per la salvaguardia dell’ambiente. Per quest’anno  – commenta Samantha Giubertoni, titolare di B.Officina insieme al marito Dennis Riccò   ci eravamo posti l’obiettivo di eliminare del tutto la plastica dall’imballaggio dei nostri prodotti e finalmente ci siamo riusciti. Il nostro nuovo logo e la descrizione scritta sopra sono i nostri nuovi imballaggi per i biscotti, il CAFFreddo, la frutta essiccata, i sandwich e l’acqua aromatizzata è: B.Officina 100% natural. Come forse già noto, l’acqua la vendiamo in vetro da sempre e la nostra produzione di rifiuti è composta di solo organico e carta. L’unica indifferenziata purtroppo è costituita dai mozziconi delle sigarette che raccogliamo e che purtroppo non dipendono da noi.

Anche la ricerca dei nostri fornitori viene fatta in base alla sostenibilità che mantengono a livello aziendale. Insomma, facciamo nel nostro piccolo gesti concreti di rispetto e gentilezza verso la terra che ci ospita”.

Chiara Sorrentino