Il Comune di Carpi celebra il Dantedì con un appuntamento virtuale: giovedì 25 marzo, settimo centenario della morte di Dante Alighieri, inaugura la mostra Caròn dimonio, allestita nella Sala dei Trionfi di Palazzo Pio fino a dicembre e visitabile di persona non appena i Musei riapriranno. Sulle pareti della camera dei Trionfi infatti è dipinta la figura di Caronte, il traghettatore d’anime nell’Inferno della Divina Commedia (il personaggio è inserito all’interno dell’affresco che rappresenta il Trionfo della Morte).
La mostra fa parte dell’iniziativa Caronte, traghettatore di anime, curata dai Musei con il Teatro Comunale e prevede anche un progetto didattico con quattro classi delle secondarie di secondo grado: lo scopo è quello di trasformare gli studenti in guide e narratori dell’Inferno dantesco nelle sale del Museo, in presenza o su Facebook e Youtube, come succederà giovedì 25 marzo, alle 11, quando toccherà alla 3T del Liceo scientifico Fanti.
“In un momento difficile per i musei e gli istituti culturali – commenta Davide Dalle Ave, assessore alla Cultura e alla Scuola – abbiamo voluto proseguire con il piano mostre 2021 e mantenere le attività programmate, anche ripensandole a seconda delle norme vigenti. La mostra Caron Dimonio oltre a inserirsi nelle iniziative pensate per i 700 anni della morte di Dante, ha coinvolto i ragazzi del Fanti che saranno a tutti gli effetti protagonisti del Dantedì e della rassegna. Nella convinzione che oggi più che mai valorizzare i giovani studenti sia un segnale forte di valorizzazione di tutto il nostro calendario culturale”.
La piccola mostra, che integrerà i percorsi permanenti dei Musei, oltre al citato affresco propone al visitatore due ampi pannelli didascalici relativi a La rappresentazione dell’Inferno dantesco e Caronte: l’iconografia carpigiana, modelli e rimandi; saranno inoltre visibili le due acqueforti raffiguranti Caronte nella Divina Commedia del 1888, in un’edizione della Biblioteca Loria proveniente dal Fondo Garuti; infine, su un grande monitor verrà proposto un video, realizzato a Carpi nel 2015, con l’Inferno rappresentato nell’edizione aldina del 1515, accompagnato da brani della cantica dantesca.