L’appello di una toelettatrice dopo la chiusura: “fateci aprire, siamo un’attività essenziale”

Alessandra Iori, titolare del negozio di toelettatura Pelo e Contropelo a Carpi, da sabato ha dovuto chiudere in base al nuovo Dpcm e si appella a Comune e Regione: “è impensabile non lavare e tosare i propri animali per un lungo periodo. Ci sono cani che necessitano di specifiche terapie con bagni medicali. Chiediamo a tutte le istituzioni competenti di farci riaprire. Facciamo appello all'ordinanza che lo scorso aprile ha fatto il governatore Bonaccini, permettendoci di continuare a lavorare nonostante la situazione pandemica e riconoscendoci come operatori essenziali”.

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È assurdo che ci facciano chiudere. Ci sono animali d’affezione che seguono specifiche terapie di bagni medicali per dermatiti da contatto ad esempio, e necessitano di lavaggi regolari con prodotti specifici, così come cani e gatti che uscendo regolarmente non possono rimanere a lungo senza essere lavati.

Inoltre, ci sono cani e gatti che necessitano di una regolare spazzolatura e tosatura del pelo per evitare problematiche come l’otite causata dalla crescita di pelo nel condotto uditivo”.

È affranta e incredula Alessandra Iori, da undici anni titolare del negozio di toelettatura Pelo e Contropelo in via A. Frank, 14 a Carpi, che da sabato è stata costretta a chiudere in seguito al nuovo Dpcm. Il suo sfogo è quello di tutti i toelettatori e dei loro clienti.

Noi siamo catalogati come servizio alla persona- ha proseguito Iori- alla stregua di estetisti e parrucchieri, ma non abbiamo nessun contatto con le persone.

Io lavoro da sola, ritiro l’animale sulla soglia della porta, mi chiudo dentro la sala di toelettatura e riconsegno il cane al proprietario a lavoro ultimato, utilizzando tutti i presidi di protezione.

Che contatti ho con le persone? Pressochè nulli.

Rispetto al lockdown del 2020 ci sono dei paradossi stridenti: tanti assembramenti davanti ai bar e nei supermercati in cui non fanno più gli ingressi contingentati. Queste sono sitazioni ad alto rischio di contagio, non i negozi di toelettatura”.

Cosa chiede alle istituzioni?

Io vorrei finalmente che noi toelettatori venissimo riconosciuti come categoria e attività essenziale.

Il servizio di lavaggio, taglio e slanatura degli animali da compagnia, e quindi di esseri viventi, non può essere meno importante del lavaggio di auto e vestiti. Autolavaggi e lavanderie, infatti, possono restare aperti. La toelettatura è una questione principalmente di salute, non di bellezza.

Ho chiamato il Comune di Carpi e l’unica risposta che ho avuto è che mi faranno sapere se eventualmente possiamo prestare servizio solo in caso di certificato veterinario.

Mentre, in Regione, dopo ore di attesa al telefono e continui rimpalli di persone, l’unica risposta che ho avuto è che non si può fare nulla. Bonaccini avrebbe dovuto firmare un’ordinanza per consentire il lavoro dei toelettatori prima del Dpcm del governo, come ha fatto il governatore della Toscana. Ma io non mi arrendo e spero qualcuno accolga il nostro appello”.

Chiara Sorrentino