Il mondo sconosciuto nelle foto di Cocco

Il Foglio quotidiano ha pubblicato “Sentinelle del nostro tempo. Un anno di Covid negli scatti di Francesco Cocco” la video intervista al fotografo carpigiano d’adozione nell’ambito di Voci in Contrasto, la serie dedicata ai fotografi dell’agenzia Contrasto.

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Il Foglio quotidiano ha pubblicato “Sentinelle del nostro tempo. Un anno di Covid negli scatti di Francesco Cocco” la video intervista al fotografo carpigiano d’adozione (https://www.ilfoglio.it/cultura/2021/03/05/video/sentinelle-del-nostro-tempo-un-anno-di-covid-negli-scatti-di-francesco-cocco-1975211/) nell ambito di Voci in Contrasto, la serie dedicata ai fotografi dell’agenzia Contrasto.

Cocco è stato tre volte in Afghanistan in zone di crisi per raccontare, per conto di Emergency, la storia delle vittime della guerra. E’ andato in Cambogia per realizzare scatti che parlassero dei diritti negati. Ha seguito per mesi un’equipe di Medici Senza Frontiere impegnata a portare assistenza sanitaria agli stranieri che sbarcano sulle nostre coste. Immagini forti. Insomma, non si può proprio dire che gli manchi la corazza.

“Volevo capire – racconta Cocco – cos’era il virus. Mi sono concentrato molto sul lavoro degli operatori sanitari per salvare delle vite. La mia intenzione è stata quella di creare una specie di memoria. Mi sono reso conto della ragione per cui le persone tendono a rimuovere certe cose: sono così forti e dolorose che per proteggerti fai in modo di metterle da parte, per dimenticarle. Sono stato in zone di guerra e ci sono analogie ma in questo caso ho sempre provato un grande senso di ansia e un sentimento di tristezza più che di paura”.

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