La Goldoni è salva: c’è un accordo!

Trasferimento in continuità di 110 lavoratori, cassa integrazione e incentivi all'esodo: siglato l'accordo per la Goldoni di Migliarina. L'assessore Colla: "Fiducioso sulle prospettive per l'azienda, grazie al piano industriale di rilancio che ci è stato illustrato”. Ora la parola passa al Tribunale, che dovrà pronunciarsi sull’insieme delle condizioni dell’Accordo Sindacale, al fine di dare il via al nuovo progetto industriale.

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Sono 110 i lavoratori trasferiti in continuità alla nuova società, senza alcuna interruzione del rapporto di lavoro, mentre per i 69 dipendenti in esubero verrà garantita la cassa integrazione a zero ore per i prossimi 12 mesi C’è la firma dell’accordo tra la Goldoni di Migliarina e la Keestrack Italia, seguita al tavolo che si è svolto ieri in Regione e a cui erano presenti, oltre all’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, i sindacati, le rappresentanze dei lavoratori, i sindaci dei Comuni di Carpi e Rio Saliceto, l’advisor Dentons, Confindustria, rappresentanti di Arbos/Goldoni fra cui il presidente Chris Dixon nonché l’amministratore delegato di Keestrack Italia, Roberto Lopes.

Nella giornata di ieri, 1 marzo, i lavoratori della Goldoni hanno approvato all’unanimità l’accordo quadro necessario per trasferirsi nella New.Co. Goldoni/Keestrack

“In questa vertenza tutte le parti in causa hanno dimostrato una grande serietà e responsabilità – ha commentato Colla – per primi i 179 lavoratori dello stabilimento di Migliarina, che con grande dignità hanno partecipato alla discussione e difeso i propri diritti. Voglio ringraziare i consulenti, i rappresentanti delle società Goldoni e Keestrack e le organizzazioni sindacali, per il lavoro straordinario che hanno svolto in questa trattativa al fine di arrivare oggi all’accordo quadro condiviso. Nelle prossime ore verranno definite anche tutte le operazioni soggettive che coinvolgeranno i singoli lavoratori, per arrivare alla procedura in Tribunale con i patti sociali definiti”.

In caso di nuove assunzioni che dovessero rendersi necessarie nei 18 mesi successivi alla data di trasferimento alla Newco, la Keestrack si impegna a garantire un diritto di precedenza in favore dei 69 dipendenti non trasferiti, compatibilmente con le capacità professionali specifiche della mansione da ricoprire dei soggetti candidati all’assunzione. Ma qualora la capacità professionale richiesta richiedesse un intervento formativo specifico o un affiancamento, la Keestrack si impegna ad attivare in tempo utile un percorso ad hoc preliminare.

Al termine della Cigs, in caso di cessazione del rapporto di lavoro, l’accordo prevede una serie di incentivi all’esodo. Verrà inoltre garantito ai dipendenti non trasferiti che ne faranno richiesta e che non sono pensionandi, la possibilità di usufruire di un servizio di outplacement con una primaria società del settore, il cui progetto di reinserimento lavorativo sarà oggetto di confronto tra le parti coinvolte.

“Goldoni – continua Colla – è un marchio storico con una identità solida e un radicamento sociale ed economico importante sul territorio. Sono molto fiducioso sulla prospettiva che l’azienda potrà avere con un serio piano industriale di rilancio, come quello che ci è stato prospettato”.

La Keestrack, azienda belga, che opera nel settore dei macchinari industriali e che in Italia ha una sede in provincia di Treviso, aveva presentato nei giorni scorsi al Tribunale di Modena un’offerta di acquisto della Goldoni, marchio storico di macchine e trattori per l’agricoltura, che occupa 179 dipendenti e coinvolge un indotto considerevole di realtà medio piccole del territorio. 

Nella giornata di ieri, 1 marzo, i lavoratori della Goldoni hanno approvato all’unanimità l’accordo quadro necessario per trasferirsi nella New.Co. Goldoni/Keestrack.

Ora la parola passa al Tribunale, che dovrà pronunciarsi sull’insieme delle condizioni dell’Accordo Sindacale, al fine di dare il via al nuovo progetto industriale. 

Le OO.SS. E le RSU, protagoniste di una vertenza durata oltre sei mesi, da quando il 4 settembre 2020 era stato comunicato il probabile fallimento, hanno tenacemente mantenuto il presidio permanente e messo in atto ogni azione possibile, chiedendo una sola cosa, il salvataggio della Goldoni. 

“Importante il ruolo delle Istituzioni che hanno accompagnato e sostenuto il difficile percorso che ha condotto all’accordo odierno, a partire dall’assessore Vincenzo Colla, dai sindaci di Carpi e Rio Saliceto, Alberto Bellelli e Lucio Malavasi.  Importante e unico – concludono i sindacalisti –  il sostegno giunto dal territorio, cittadini, strutture commerciali, aziende locali, associazioni, che hanno permesso con il loro sostegno ai lavoratori Goldoni di non sentirsi mai soli in questi lunghi e difficili mesi”.