Vaccini e disabili, un ritardo gravissimo

Quanto ancora dovranno aspettare gli operatori che lavorano quotidianamente al fianco dei disabili prima di essere vaccinati? Qualcosa si sta muovendo ma il ritardo è gravissimo.

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Sono tutti positivi al Covid i 15 disabili del Centro socio riabilitativo residenziale Mario del Monte di Modena e il contagio – che ha mietuto anche una vittima, un ospite di 55 anni – si è allargato alla maggior parte del personale come conferma lo stesso gestore,  ovvero la Cooperativa Gulliver.

Il piano vaccinale messo a punto dal Governo e a cascata dalla Regione Emilia Romagna inspiegabilmente non ha inserito nella cosiddetta Fase 1 gli operatori socio-sanitari delle strutture residenziali per disabili, al pari di ospedalieri e personale delle case residenza anziani. La mancata vaccinazione di questi lavoratori riguarda vari centri di Modena e provincia e le conseguenze sono potenzialmente esplosive come dimostra il caso del Mario del Monte. 

Qual è la ratio di tale decisione? Esistono forse fragili di Serie A e di Serie B? Perché si è aspettato tanto per mettere in sicurezza le strutture residenziali per disabili? Come mai non si è provveduto a farlo contestualmente alle Cra?

A Carpi, come spiega il presidente della Cooperativa Nazareno di Carpi, Sergio Zini, “su richiesta dell’Azienda sanitaria di Modena abbiamo fornito gli elenchi di operatori, ausiliari e ospiti, ovvero i nomi di tutti  coloro che dovranno essere sottoposti a vaccino. Per mantenere pulite le nostre strutture infatti è necessario che tutti vengano vaccinati come ci è stato assicurato. Certo confidavamo in tempi più rapidi ma siamo fiduciosi”. 

La Regione nel dare il via libera alle somministrazioni, ha dettato i criteri con cui il cronoprogramma dovrà procedere: la precedenza va alle persone con disabilità presenti in strutture residenziali (circa 3mila), poi a quelle dei centri diurni (4mila) e, infine, a quelle in carico ai servizi (13mila). Il ritmo della vaccinazione dei disabili – che andrà di pari passo a quella del personale scolastico iniziata il 22 febbraio ed effettuata dai medici di famiglia – “sarà dettato dall’andamento delle forniture” spiega cautamente la Regione in una nota stampa. 

“Potendo utilizzare in questo momento il solo vaccino AstraZeneca – sottolineano infatti gli assessori al Welfare, Elly Schlein, alla Scuola, Paola Salomoni, e alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – servirà un cospicuo aumento delle forniture, per dare la necessaria continuità alla campagna e mettere in sicurezza il maggior numero possibile di donne e uomini”.

Quanto ancora dovranno aspettare gli operatori che lavorano quotidianamente al fianco dei disabili?

Jessica Bianchi 

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