Nutrie, Carpi ne ha più di tutti. Le perplessità delle opposizioni

Alla fine 5Stelle, Fratelli d’Italia e Lega per Salvini si sono astenuti perché si deve fare più manutenzione invece di dare la colpa alle nutrie che diventano il capro espiatorio e perché restano grossi dubbi sul metodo e sulla convenzione che il Comune rinnova dal 2015 per ritrovarsi con un numero spropositato di esemplari sul territorio. “C’è qualcosa che non va – insiste Arletti – o sono sbagliati i numeri o la convenzione non ha funzionato”. La convenzione è stata approvata coi voti di Pd e Carpi Futura.

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La tabella allegata alla “Convenzione per il controllo della specie nutria” riporta il numero medio di esemplari abbattuti in ogni comune della provincia e Carpi detiene il record con 18464 seguita da Mirandola con 4514 e da Modena con 2250. Per calcolare il riparto dei costi per il controllo delle nutrie vengono prese in considerazione le fasce demografiche dei comuni e la media storica delle nutrie abbattute negli ultimi due anni.

“Purtroppo il nostro territorio risulta essere per diverse motivazioni ideale per la proliferazione della nutria sia perché è un territorio umido con tanti fossi e tanti canali ma anche per la mancanza di predatori naturali come volpi e lupi” ammette l’assessore competente, che è quello allo Sport, Andrea Artioli.

Con l’auspicio di ‘eradicarla’ dal territorio nazionale (Ispra), perché infestante e dannosa per gli argini, per i nidi delle altre specie e per le coltivazioni, la Provincia di Modena da anni promuove un’attività di contrasto attraverso piani di controllo nei Comuni che scelgono di aderire alla Convenzione attraverso l’approvazione nei rispettivi Consigli comunali. In base allo schema di convenzione, che coinvolge, oltre ai Comuni, le organizzazioni professionali agricole, i consorzi di bonifica, l’Aipo e la ditta Hera, spetta agli ambiti territoriali di caccia (ATC), che supportano la polizia provinciale, abbattere e recuperare le nutrie con le armi da fuoco o con le gabbie-trappole tenendo un apposito registro per rendicontare tutti gli interventi. Il Comune di Carpi contribuisce con una spesa di 3.900 euro all’anno.

“Si sono ottenuti significativi risultati” ha commentato l’assessore Artioli ma più di una perplessità è stata manifestata a Carpi dalle opposizioni. Annalisa Arletti (Fratelli d’Italia) è intervenuta per chiedere come sia possibile che Carpi si differenzi in modo così “esponenzialmente maggiore” dagli altri comuni e come questi dati sono variati negli anni. “Quando ho visto i dati ho provato ad informarmi – ha risposto l’assessore Artioli – e mi è stato detto che abbiamo più nutrie rispetto al capoluogo perché a Modena ci sono predatori naturali come lupi e volpi che noi non abbiamo”.

“Dove è possibile reperire la mappa della collocazione delle trappole? Come avviene lo smaltimento?” ha domandato Michele Pescetelli (Carpi Futura). “Sono gli  Ambiti territoriali di caccia – ha risposto Artioli – a decidere la disposizione delle trappole. Loro provvedono ad abbattere le nutrie con armi da fuoco e poi a seppellirle. Se gli sparano in acqua, lasciano che si deteriorino”.

“Siete a conoscenza di uno studio sulla nutria – ha chiesto Monica Medici (5Stelle) – in base a cui quando il branco si sente attaccato a causa degli abbattimenti per difendersi aumenta la proliferazione dei piccoli? Se così fosse con questo sistema non si troverà mai una soluzione”. “Non sono a conoscenza dello studio – ha ammesso Artioli – ma l’ente capofila, la Provincia di Modena, ne sarà sicuramente a conoscenza e tocca loro decidere queste modalità. Io ne posso prendere atto e se li incontrerò sicuramente gli parlo di questa suggestione”.

Alla fine 5Stelle, Fratelli d’Italia e Lega per Salvini si sono astenuti perché di deve fare più manutenzione invece di dare la colpa alle nutrie che diventano il capro espiatorio e perché restano grossi dubbi sul metodo e sulla convenzione che il Comune rinnova dal 2015 per ritrovarsi con un numero spropositato di nutrie. “C’è qualcosa che non va – insiste Arletti – o sono sbagliati i numeri o la convenzione non ha funzionato”. La convenzione è stata approvata coi voti di Pd e Carpi Futura.

Sara Gelli