Nuova vita per il Poligono di tiro di Cibeno

La struttura, di proprietà del Demanio militare, lo scorso sabato ha riaperto i battenti, seppur soltanto al “cinquanta percento”, spiega il presidente del Tiro a segno, Giuseppe Martinelli.

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Nuova vita per il Poligono di tiro di Cibeno. La struttura, di proprietà del Demanio militare, lo scorso sabato ha riaperto i battenti, seppur soltanto al “cinquanta percento”, spiega il presidente del Tiro a segno, Giuseppe Martinelli. 

Dopo oltre due anni di chiusura forzata, a causa dell’incendio partito da una linea di tiro nel novembre 2018, il Poligono risuona nuovamente degli spari dei soci. 

“Al momento – prosegue il signor Martinelli – abbiamo ripristinato soltanto le linee corte, quelle da 25 metri destinate alle pistole. Per quelle dedicate ai fucili ci vorrà ancora tempo purtroppo”. Dopo aver incassato tutte le autorizzazioni necessarie e aver riavuto le armi sottoposte a sequestro, i soci stanno iniziando a tornare: “quando abbiamo chiuso avevamo raggiunto quota mille, speriamo di poter tornare il più velocemente possibile a quei numeri”, sottolinea il presidente. 

Lo stabile che ospita le linee di tiro

I lavori da fare sono ancora tanti: dal rifacimento del tetto alla tinteggiatura degli ambienti ma Martinelli non si abbatte: “auspico di poter procedere al più presto dal momento che tutte le richieste sono già state avanzate. Aver riaperto i battenti anche se in modo limitato e nel rispetto di tutte le normative anti Covid, per me rappresenta già una boccata d’ossigeno”. Al momento l’ufficio è stato allestito all’interno di una casetta di legno, proprio di fronte alle linee di tiro: “l’avevo presa in occasione del terremoto – conclude il presidente – ora è tornata utile”.

Jessica Bianchi 

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