Delitto Lepore, l’omicidio potrebbe essere avvenuto altrove

“Singolare - spiegano gli avvocati Enrico Aimi e Giulia Giusti - che, all’interno dell’abitazione dominicana della vittima, dove si sarebbe consumato il delitto, non siano state rinvenute tracce di sangue, nonostante le profonde lacerazioni riportate da Claudia Lepore”.

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1988
Claudia Lepore

Dalle indagini condotte dal nucleo speciale investigativo della Polizia di Santo Domingo, emergono altri particolari, utili alla ricostruzione del delitto della carpigiana Claudia Lepore, che la Procura della Repubblica sta attentamente vagliando in relazione alle dichiarazioni rilasciate nel corso dell’udienza di convalida da Antonio Lantigua, detto El Chino. “Singolare – spiegano gli avvocati Enrico Aimi e Giulia Giusti – che, all’interno dell’abitazione dominicana della vittima, dove si sarebbe consumato il delitto, non siano state rinvenute tracce di sangue, nonostante le profonde lacerazioni riportate da Claudia Lepore”. Il cadavere, bloccato all’interno del freezer da una scala di grosse dimensioni, che lo sigillava dall’esterno, è stato rinvenuto seduto di schiena, legato a un manico di scopa con una corda stretta intorno al collo.

“Tali particolari – commentano gli avvocati Enrico Aimi e Giulia Giusti – lasciano aperta la strada al sospetto che il corpo possa essere stato trasportato, appeso al bastone, e che, conseguentemente, il delitto potrebbe essersi consumato altrove. Le indagini serrate, in corso in queste ore, potrebbero chiarire questo ulteriore inquietante particolare”.

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