Si è tenuta la sesta udienza per la convalida dell’arresto a carico di Antonio Lantigua, detto El Chino, e dei due italiani Yacopo Capasso e Ilaria Benati, alla presenza, da remoto, dei familiari e dei legali della carpigiana Claudia Lepore, torturata e uccisa nella sua villa ai Caraibi. Per la prima volta in aula anche Ilaria Benati, visibilmente provata dalla detenzione e dal pathos dell’aula di giustizia. Vi sono stati momenti di tensione quando il suo legale dominicano ha avanzato la richiesta di un ulteriore rinvio dell’udienza per impedimento del collega titolare della difesa che il giudice ha ritenuto, né giustificato, né provato, rigettando lapidariamente l’istanza: “Basta con questa tecnica dilatoria” ha sentenziato. La settima udienza si celebrerà lunedì prossimo, alle 14 ora italiana, e vedrà la probabile presenza di un interprete del Tribunale di Higuey in grado di tradurre per tutte le parti in lingua italiana.
“A margine dell’udienza abbiamo avuto ulteriore contatto con il nostro corrispondente ai Caraibi, l’Avvocato Ricardo Sanchez Guerrero, presente in aula, facilitato dalla traduzione di un interprete, amico della famiglia – dichiarano gli avvocati Enrico Aimi e Giulia Giusti – che ci ha confermato la presenza agli atti, di un solido quadro probatorio e di ulteriori indagini, culminate nella giornata di ieri, con un’altra proficua perquisizione presso la villa di CLaudia Lepore a Punta Cana di Altagracia. Da quanto si è potuto apprendere, la squadra di polizia criminale incaricata dell’operazione – definita la più efficiente e professionale della Repubblica Dominicana, segno di un’attenzione particolare a questo caso – ha sequestrato ulteriore documentazione. In tutta questa intricata vicenda, un autentico giallo, c’è qualcosa che non ci torna, per questo abbiamo invitato il nostro collega in loco ad assumere ogni più circostanziata informazioni in merito alle reali condizioni del cadavere di Claudia Lepore, sia presso l’istituto di medicina legale, sia presso le agenzie funerarie che fin qui si sono occupate del trattamento della salma. Simao interessati a capire se possa in qualche modo sussistere ancora la possibilità di fare un ulteriore esame autoptico da parte della Procura della Repubblica di Roma, una volta trasferito in Italia il corpo della vittima, ciò nonostante – l’asserita imbalsamazione. Un macabro mistero che sarà disvelato probabilmente già dalle prossime ore”.