L’area dell’ex Cantina di viale De Amicis è stata venduta

Ad aggiudicarsi lo strategico sito è una società di capitali (il cui nome resta riservato), nonché unico soggetto partecipante, come confermato da Unieco, società in liquidazione coatta amministrativa ed ex proprietaria dell’area.

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Dopo oltre 15 anni di degrado, i giorni dell’abbandono per l’area dell’ex Cantina Sociale, in viale De Amicis, a pochi passi del cuore della città, sono finiti. Si è chiusa ieri, 12 gennaio, l’asta giudiziaria relativa a una superficie complessiva di 8.173 metri quadri con una potenzialità edificatoria di 8.560 mq (base d’asta: 1 milione e 800mila euro). Ad aggiudicarsi lo strategico sito è una società di capitali (il cui nome resta riservato), nonché unico soggetto partecipante, come confermato da Unieco, società in liquidazione coatta amministrativa ed ex proprietaria dell’area.
Gli indici edificatori dell’area, stabiliti dal vecchio piano regolatore, sono altissimi, 1 a 1, e se pienamente sfruttati, rischierebbero di cementificare ulteriormente un altro pezzo di Carpi. Un rischio concreto? Non secondo l’assessore all’Urbanistica Riccardo Righi: “oggi il mercato, sia per quanto riguarda le esigenze immobiliari che di servizi, è molto diverso e dubito seriamente che chi è subentrato voglia sfruttare appieno quegli indici. Un’edificazione così massiva, infatti, non troverebbe risposta. Ora grazie al subentro di una proprietà sana si potranno valutare scenari diversi e una riduzione delle volumetrie”. L’area della ex Cantina posta sui bastioni delle vecchie mura medievali rappresenta, secondo Righi, “l’ultima grande opportunità per il centro. Mi auguro dunque che la nuova proprietà scelga di avviare un dialogo con l’Amministrazione. Noi da parte nostra siamo disponibili a ragionare, anche in termini di convenzioni ad hoc, affinché lì possa trovare posto anche un parcheggio Hub di servizio al centro storico. Interrato, multipiano… lo valuteremo insieme ma quel che conta è che costituirà un indiscusso vantaggio per tutti, comprese le nuove attività commerciali e residenziali che vi si insedieranno. Riteniamo quel sito fondamentale in uno scenario futuribile di sviluppo urbano, soprattutto in vista di un progetto di ricucitura con l’Oltreferrovia, affinchè le due zone possano essere messe a sistema”, conclude Righi.
Sul nome della fiduciaria, bocche cucite così come sul progetto di recupero. Che sia la stessa Controcampo S.r.l. di Parma che ha acquistato da Cmb il lotto C6, su via Corbolani, per scommettere sullo sviluppo dell’area a Est della città?
Jessica Bianchi