La poetica di Loris Guerzoni rifiorisce grazie Al Granisel

Ristampati i quattro quaderni di Loris Guerzoni: “raccolti in un cofanetto - spiega Luca Ugoni, presidente dell'associazione culturale Al Granisel - contengono la maggioranza delle opere poetiche di Loris nella lingua in cui sono state concepite, ovvero il dialetto carpigiano”. L’uscita del cofanetto La vecia e la luna è slittata a causa della pandemia al 17 gennaio, Giornata internazionale delle lingue locali. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della città di Carpi e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.

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Loris Guerzoni

Ristampati i quattro quaderni di Loris Guerzoni: “raccolti in un cofanetto – spiega Luca Ugoni, presidente dell’associazione culturale Al Granisel, fondata nel 2018 su iniziativa di molti dei componenti che fecero parte dell’antica compagnia teatrale creata nel 1979 dallo stesso Guerzoni – contengono la maggioranza delle opere poetiche di Loris nella lingua in cui sono state concepite, ovvero il dialetto carpigiano. Il cofanetto, dal titolo La vecia e la luna, non è la semplice riproduzione di alcuni dei suoi quaderni editi quarant’anni fa bensì una loro riproposizione, arricchiti dalla traduzione curata da Marcello Litta e Fiorella Guerzoni, e da una serie di tavole di Gianni Carino che offrono una straordinaria interpretazione grafica. Abbiamo voluto, in questo modo, portare avanti gli scopi della nostra associazione, Al Granisel, oltre ad avere assolto il compito di chi possiede e gestisce un patrimonio culturale di grande valore: renderlo disponibile e fruibile a quante più persone possibile. Abbiamo reso alla città di Carpi e, forse, non solo, l’opera quasi dimenticata di un autore locale che merita di essere mantenuta viva”.

Il cofanetto raccoglie: la Kugnisioun d’Edo, Pigoun, Al Kansuner e Oh Kerp editi tra il 1974 al 1979. Il primo è un dramma dialettale in versi che racconta la vita nei giorni della liberazione dal punto di vista di uomo tetraplegico, immobile ma con la mente in perenne viaggio. Dopo il 25 luglio del ’43, con la deposizione di Mussolini, gli italiani pensavano che la guerra fosse finita ma Badoglio li smentisce lasciando sospese le speranze popolari. La presenza tedesca diventa occupazione, dall’otto settembre in poi un fascismo sempre più vendicativo le dà manforte. Genitori cattolici, un fratello dalle tendenze anarchiche, una cognata inerte di fronte alla crudezza della realtà, una moglie staffetta partigiana ed un amico capo partigiano affrontano la realtà a proprio modo, mentre Edo formula pensieri che, a causa della sua condizione, non può trasformare in parole.

Foto scattata presso l’ex sinagoga di Carpi durante lo spettacolo “L’Ospite” nel 2019

Pigoun era definito da Loris una “sirudela lunga in dialetto carpigiano”. Si tratta di un poemetto che narra la storia tragicomica di un bracciante che si ritrova a vivere in un momento storico caratterizzato da eventi più grandi di lui. La narrazione è una sorta di Odissea delle peripezie del protagonista, impreziosita da digressioni che riportano il personaggio di fantasia a una dimensione quotidiana. Degna di nota la vista sulla Carpi degli 30 attraverso gli occhi di Pigoun.

Al Kansunêr è la raccolta delle poesie più leggere, alcune goliardiche altre addirittura demenziali. “Canzoniere per canzonare” recita il sottotitolo, che apre al gioco della polemichetta con gli altri esponenti del mondo del dialetto riguardo la visione della vita e il rapporto con il passato.

Oh Kerp! inizia dando conto di un dibattito sviluppatosi nel presente dell’autore, tra gli scrittori ed i poeti dialettali, a causa dell’uso della lettera K da parte sua. Il volume contiene le liriche di Loris più dense di significato, testi che più volte ha rimaneggiato prima di confermarli nella versione riportata nella raccolta. Come nel Kansunêr, sono qui inserite alcune poesie in lingua italiana, tra cui 16 agosto 1944, che rievoca la vicenda dell’eccidio di Piazza Martiri, da cui il luogo prende il nome. Proprio in Oh Kerp! si trova La vecia e la Luna che dà il titolo alla raccolta.

L’uscita del cofanetto La vecia e la luna – che sarebbe dovuta avvenire in corrispondenza del quarantesimo anniversario della morte dell’autore, nel 2020 – è slittata a causa della pandemia al 17 gennaio, Giornata internazionale delle lingue locali. L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio della Città di Carpi e il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.