“Abbiamo bisogno di uscire” si giustificano i clienti più anziani che sottolineano di rispettare le distanze mentre fanno compere e aggiungono: “siamo all’aperto e tutti con la mascherina”.
Nel giorno in cui l’ordinanza regionale entra in vigore il Mercato ambulante di Carpi è già pronto: le misure richieste erano in parte già state introdotte da alcune settimane in accordo con l’amministrazione comunale “che ci ha sostenuto – ribadisce Carlo Guaitoli ambulante di Carpi e Presidente di Anva Confesercenti – consentendoci di proseguire l’attività. Prima di altri in provincia a Carpi avevamo già introdotto la sorveglianza agli ingressi per evitare le entrate di gruppi di persone ed esortare al rispetto del distanziamento. I volontari si erano posizionati a lato degli ingressi per controllare e ricordare alle persone le buone abitudini”.
Con l’introduzione dell’ordinanza regionale del Presidente Stefano Bonaccini, i mercati ordinari cambieranno o si fermeranno: per restare aperti devono avere una perimetrazione ben definita, la presenza di un unico varco di accesso separato da quello di uscita, sorveglianza pubblica o privata che verifichi distanze sociali e il rispetto del divieto di assembramento nonché il controllo dell’accesso all’area di vendita. A Carpi, chi entra al mercato è sottoposto anche alla misurazione della febbre con il termoscanner.
“Le norme anticovid sono rispettate fra le bancarelle carpigiane” conferma Guaitoli che evidenzia l’assenza di assembramenti e aggiunge anzi che “c’è molta meno gente”.
Guaitoli, qual è la situazione?
“Ci sono meno persone e a confermarlo sono gli stessi clienti che ci riferiscono di non avere difficoltà a trovare parcheggio. Un tempo ci mettevano anche più di mezz’ora. La preoccupazione per i contagi ha indotto a tenersi lontani dal mercato ma qui l’affollamento non lo vediamo”.
Dal punto di vista economico come sta andando?
“Facciamo fatica a pagare le spese e non so quanti di noi riusciranno ad arrivare a fine anno. I contributi sono stati una goccia nel mare e adesso l’afflusso di gente al mercato è inferiore rispetto al solito. Sono aumentate le vendite di alcuni articoli – sorride Guaitoli – ciabatte e pantaloni per stare in casa, ma il resto è fermo. Ci accontentiamo di quel poco che si può fare per pagare le spese”.
Se per l’appuntamento di Piazza Martiri e il mercato alimentare di via Ugo da Carpi l’Amministrazione comunale ha predisposto le modalità che l’ordinanza regionale richiede, è stato invece sospeso il Mercato del Contadino nell’ex Foro Boario in attesa di predisporre misure che consentano di riprenderlo.
“Il Sindaco ha emesso ordinanza sindacale appositamente studiata per lasciare aperto il mercato in piazza, dimenticandosi – sostiene Annalisa Arletti di Fratelli d’Italia – di quello contadino e trattandolo come mercato di serie B.
Inoltre, apprendiamo dai cittadini che si recano al mercato che vi sono banchi, principalmente gestiti da extra comunitari che non rispettano le regole anti- assembramento. Questo è inaccettabile. Le regole devono valere per tutti e il Comune, anche tramite la polizia locale, ha il dovere di controllare come viene svolto il mercato e intervenire se vi sono irregolarità. Invito l’Assessore alla sicurezza Mariella Lugli, visto che la finestra del suo ufficio si affaccia sul mercato, a scendere da Palazzo Scacchetti e dare un’occhiata”