Dad e trasporto scolastico: nessun rimborso per chi ha fatto l’abbonamento annuale

Da quando seguono le lezioni da casa attraverso la didattica a distanza, gli studenti delle superiori non utilizzano più il servizio di trasporto pubblico. Dopo aver pagato l’abbonamento annuale, le famiglie hanno chiesto informazioni a Seta per sapere quali procedure attivare per chiedere il rimborso. L’azienda di trasporto pubblico ha liquidato con due righe la richiesta sottolineando che “al momento non sono stati adottati provvedimenti normativi di rimborso degli abbonamenti

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Da quando seguono le lezioni da casa attraverso la didattica a distanza, gli studenti delle superiori non utilizzano più il servizio di trasporto pubblico. Dopo aver pagato l’abbonamento annuale, le famiglie hanno chiesto informazioni a Seta per sapere quali procedure attivare per chiedere il rimborso. L’azienda di trasporto pubblico ha liquidato con due righe la richiesta sottolineando che “al momento non sono stati adottati provvedimenti normativi di rimborso degli abbonamenti”.

Quando ha ricevuto la email, Marco, così come altri genitori, è rimasto meravigliato da questo tipo di risposta.

“Ma come? Abbiamo fatto didattica a distanza da marzo e per lo scorso anno scolastico è stato previsto il rimborso: nel momento in cui si è programmato il piano del nuovo anno scolastico non è stata prevista l’eventualità di un rimborso o di una procedura? Non ci aspettavamo questo tipo di risposta ma una più consona al periodo che stiamo vivendo, del tipo, accumuleremo i giorni, ci sarà il rimborso a fine anno e altre iniziative, ma la risposta fredda di due righe ‘no, non è previsto alcun tipo di rimborso nel protocollo Seta 2020/21’ ci lascia molto, ma molto perplessi.

Con anche un po’ il disappunto di dire: ma come? Nei mesi di settembre e ottobre i nostri figli per andare a scuola hanno subito degli ammassamenti sugli autobus per non aver meglio organizzato la distribuzione dei trasporti. Ma come? Ci sono gli autobus delle ditte di noleggio fermi nei capannoni che non vengono utilizzati perché le gite sono sospese, perché non utilizzare quelli?

Sembra proprio che viviamo alla giornata e non è lungimirante in condizioni di vita normale e, a maggior ragione in condizioni di emergenza come quelle in cui stiamo vivendo.

Noi siamo fiduciosi che le nostre istituzioni interverranno su questa normativa ma una risposta così netta, fredda ‘non è previsto alcun tipo di rimborso’ sembra un po’ assurda per quello che stiamo vivendo”.