La pandemia e la crisi economica non fermano la nascita di nuovi locali e negozi dedicati al cibo e al bere. L’ultimo nato in ordine di tempo a Carpi è Marvin. Wine Shop & Vineria di Roberta e Marcello Rocca.
“Veniamo entrambi da esperienze professionali diverse – raccontano Marcello e Roberta, fratello e sorella affiatati – ma abbiamo deciso di coniugare la nostra passione per il settore del vino e della birra in un progetto comune e di investire per realizzare questo angolo dedicato al gusto nel cuore di Carpi”.
Da Marvin si entra per acquistare vino sfuso o in bottiglia, birra alla spina, ma anche per sedersi a sorseggiare un calice di vino o un boccale di birra accompagnato da un pezzo di focaccia calda e del buon companatico.
“Il nostro è un locale ibrido. Oltre alla vendita, vogliamo offrire anche una pausa aperitivo ai nostri clienti con la nostra offerta di vini, birre e liquori e del cibo fruibile velocemente come focacce, pizze, taglieri di formaggi e salumi. La formula della degustazione e degli aperitivi prenderà il via da fine ottobre, mentre è già attiva la vendita di vini sfusi e in bottiglia”.
Da Marvin ci si siede circondati da scaffali di vino e postazioni di birra alla spina, per una pausa frugale o un’uscita distesa in compagnia, si guardano le etichette, si chiedono consigli ai gestori e ci si porta a casa una bottiglia.
Che tipologie di vino e birra proponente?
“La nostra offerta comprende per il 95% cantine italiane, con l’aggiunta di qualche champagne per andare incontro a tutte le richieste. Le birre sono tutte italiane: Ichnusa, Messina e Moretti. Anche per quanto riguarda il cibo che somministriamo in accompagnamento ci teniamo a valorizzare principalmente i prodotti e le eccellenze del nostro territorio: salumi e formaggi locali, aceto balsamico di Modena”.
Come sta andando?
“Nonostante le limitazioni legate al Covid, stiamo ottenendo un buon riscontro dai clienti. Noi ci crediamo e pensiamo che sia giusto non fermarsi. E’ una sfida che va affrontata con rischio e decisione, ma anche con ottimismo”.
Chiara Sorrentino