Di rinvio in rinvio, la vecchia piscina resta lì

Già nel mese di aprile scorso era stato annunciato l’inizio dei lavori di demolizione entro il mese di maggio; poi nel mese di settembre sono arrivate nuove rassicurazioni sull’avvio del cantiere a metà ottobre, ma ancora nulla. Ora pare che i lavori di demolizione inizino il 2 novembre.

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I lavori per la demolizione della vecchia piscina comunale dovevano iniziare a metà ottobre, ma ancora non ve n’è traccia. L’annuncio era stato fatto il 23 settembre dall’assessore ai Lavori Pubblici Marco Truzzi che aveva dichiarato: “porteremo a compimento anche questo progetto, come promesso”.

Già nel mese di aprile scorso era stato annunciato l’inizio dei lavori entro il mese di maggio, e poi a maggio sono arrivate rassicurazioni che il cantiere sarebbe partito a giugno; dopodiché, oltre non si poteva andare per il rischio di rovinare l’estate a chi prendeva il sole e faceva il bagno all’aperto nella nuova piscina che è accanto. Così si è arrivati a settembre quando l’assessore ha fissato la data di metà ottobre, ma ancora nulla indica un imminente avvio.

Lo scorso novembre il settimanale Tempo aveva documentato lo stato di degrado in cui versa la piscina con un ampio reportage fotografico: piante abbarbicate ovunque, cumuli di ferraglia, rifiuti. La rete rotta in più punti ha consentito a qualcuno di entrare nell’area della vecchia piscina comunale e di bivaccarvi all’interno dopo aver rotto le porte. Scritte e sfregi ricoprono ogni superficie, gli armadietti sono stati scardinati. Per terra, uccelli morti. L’impianto è in uno stato di completo abbandono dal 2015 quando fu inaugurata, a fianco, la nuova piscina e qualche mese fa sono stati collocati alti pannelli di legno lungo l’intero perimetro per impedire a chiunque di entrare.

La procedura di gara per l’affidamento dei lavori ha portato via più tempo del previsto ed è terminata nel giugno scorso: la ditta Di Fiore Rita con sede a Borgetto in provincia di Palermo si è aggiudicata l’appalto dei lavori di demolizione offrendo un ribasso del 27% per un importo di 145mila euro.

Ciò che resterà di questo mastodonte arrugginito non sarà altro che un muretto perimetrale: “ripristineremo la permeabilità del terreno e l’estate prossima, in attesa di capire cosa fare di quell’area, avremo un nuovo prato” aveva dichiarato l’assessore Truzzi.

Sara Gelli