Disastro Dentix: buone notizie in arrivo, almeno per qualcuno…

In questi giorni Cofidis sta inviando ai propri clienti, che non hanno completato le cure, l'invito a recarsi presso una delle molte strutture dentistiche convenzionate nel modenese e nel reggiano, per verificare lo stato dei lavori ed eventualmente completarli, senza ulteriori costi.

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Ci sono buone notizie per una parte rilevante delle persone coinvolte nel disastro Dentix, la catena dentistica spagnola affogata sotto un mare di debiti, che ha cessato all’inizio dell’anno la propria attività lasciando migliaia di persone con lavori non terminati o mai iniziati, ma con debiti nei confronti di diverse Finanziarie.
Una di queste, Cofidis, ha sviluppato da subito un importante confronto con Federconsumatori, e già a luglio aveva annunciato la temporanea sospensione delle rate. In questi giorni Cofidis sta inviando ai propri clienti, che non hanno completato le cure, l’invito a recarsi presso una delle molte strutture dentistiche convenzionate nel modenese e nel reggiano, per verificare lo stato dei lavori ed eventualmente completarli, senza ulteriori costi.
Una buona notizia, anche se va detto che la mancanza delle cartelle cliniche, ancora colpevolmente trattenute da Dentix, potrebbe complicare il tutto.
Sul fronte delle altre finanziarie il quadro è più complesso: non tutti hanno sospeso le rate, mentre alcune finanziarie sono latitanti, e non rispondono né a Federconsumatori né ai propri clienti.
“Un quadro generale ancora molto complesso – spiega Federconsumatori in una nota – aggravato dalla condizione sanitaria precaria di tante persone. Innumerevoli i casi di persone con lavori non completati, prive della dentatura o di parti di essa, con lavori che dovevano essere completati molti mesi fa, persino con infezioni che hanno costretto a cure importanti. Infine deve preoccupare il quasi totale disinteresse della politica verso questa vicenda, che ha coinvolto centinaia di cittadini di questo territorio. Con l’unica lodevole eccezione dell’Amministrazione di Carpi”.