Al via la stagione dei saldi estivi, appuntamento collocato solitamente a inizio luglio ma, nel 2020, posticipato in Emilia Romagna al primo sabato di agosto a causa del Covid 19. Il Coronavirus ha cambiato tutto e i commercianti quest’anno, ancor prima dell’avvio dei saldi, hanno iniziato a effettuare le vendite promozionali, vietate gli anni scorsi. Il Covid ha infatti cambiato sia il calendario che le aspettative degli operatori del settore moda, già provati dal lungo periodo di lockdown, da una ripresa che non c’è stata dopo la riapertura e dalla concorrenza dall’e-commerce.
Vista la straordinaria situazione generale le vendite promozionali sono state consentite nella Regione Emilia Romagna e, a livello nazionale, si registra una situazione a macchia di leopardo: la data iniziale dei saldi era stata stabilita dalla Conferenza delle Regioni il 1 agosto, poi alcune Regioni hanno deciso di muoversi in autonomia anticipando tale data.
“Le premesse non sono facili, la pandemia sta scoraggiando gli acquirenti a entrare e uscire dai negozi per dedicarsi alla prova dei capi di abbigliamento – commenta Marco Poggi, – Responsabile Politiche Associative Confesercenti Modena- purtroppo si registra un preoccupante calo del comparto dovuto a molteplici fattori che, sommandosi, hanno generato una tempesta perfetta sul comparto moda e la ripartenza tanto auspicata non c’è ancora stata”.
“Nel difficile conteso che stiamo vivendo, diventa fondamentale stimolare i consumi – commenta Roberta Simoni, Presidente FISMO – Federazione Italiana Settore Moda – Confesercenti Modena – e auspichiamo che i saldi possano offrire una boccata di ossigeno per gli operatori del settore. I saldi – seppure con le difficoltà dovute alle ristrettezze economiche, al distanziamento interpersonale e alle mascherine rappresentano sempre un momento collettivo di acquisto che, anche ai tempi del Coronavirus, può rispondere alle aspettative dei consumatori e delle imprese dopo un lungo periodo di rinunce. Speriamo davvero che possano segnare una ripresa dei consumi dopo le pesanti perdite registrate dalla maggioranza dei nostri operatori”.