Profondo cordoglio è stato espresso dal sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e dal presidente del Consiglio comunale Fabio Poggi, anche a nome di tutta la città, per la prematura scomparsa del Procuratore Capo di Modena, Paolo Giovagnoli, le cui condizioni erano apparse molto gravi dopo il malore che lo aveva colpito in vacanza sabato scorso.
Il sindaco Muzzarelli ha espresso un messaggio di vicinanza alla famiglia sottolineando che “la scomparsa del magistrato di cui erano note professionalità, serietà e disponibilità, è un grave lutto per la magistratura e per l’intera società civile”.
Giovagnoli, che a Bologna aveva anche diretto le indagini sull’omicidio di Marco Biagi, si era insediato a capo della procura modenese a maggio 2019, dopo aver ricoperto per anni il ruolo di sostituto procuratore generale presso la corte d’appello di Bologna ed essere stato procuratore capo di Rimini.
Di lui era stato subito evidente lo spirito collaborativo e la grande disponibilità che lo aveva portato a lavorare anche con la Polizia locale soprattutto sui temi della sicurezza stradale, come sottolinea la comandante Valeria Meloncelli. Giovagnoli, infatti, aveva partecipato come relatore al seminario formativo che lo scorso gennaio si è svolto presso il Comando di via Galilei, dedicato ai tempi della guida sotto l’effetto di alcol e dell’omicidio stradale. E agli operatori dei Corpi di Polizia locale, oltre che delle altre Forze dell’ordine, il procuratore capo era molto attento a fornire indicazioni operative sulle modalità di intervento.
Cordoglio è stato espresso anche da parte del Sottosegretario di Stato alla Giustizia, Vittorio Ferraresi: “esprimo il mio più sincero cordoglio per la scomparsa di Paolo Giovagnoli, deceduto la scorsa notte in ospedale, a 69 anni. Il magistrato, procuratore capo di Modena, ha avuto una carriera durata oltre 40 anni, molti dei quali trascorsi alla procura di Bologna, poi alla Dda e all’Antiterrorismo. Il mio pensiero e la mia vicinanza ai suoi familiari, cui porgo sentite condoglianze”.