“Stiamo attenti agli assembramenti”

Sono cinquantuno i pubblici esercizi che hanno avanzato una proposta sugli spazi all’aperto rispondendo all’indagine conoscitiva del Comune di Carpi.

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Stefania Gasparini

Vedere i locali riaprire e la gente tornare a frequentarli è un balsamo per l’anima dopo l’astinenza dovuta al confinamento forzato di questi mesi. La Fase 2 ha sancito la fine della cucina fai da te restituendo la possibilità di una cena al ristorante, di una birra al pub o del caffè con brioche al bar. Per garantire il servizio in sicurezza è necessario più spazio per i tavoli e in tempi brevissimi. Per questo motivo il Comune di Carpi ha disposto deroghe agli attuali regolamenti e un’indagine conoscitiva a cui hanno risposto 51 pubblici esercenti. ”Entro questa settimana – assicura l’assessore Stefania Gasparini – il gruppo di lavoro tecnico interassessoriale esaminerà le richieste per valutare ciò che è possibile e non è realizzabile”.

Quali vincoli rimangono?

“Non possiamo derogare dal Codice della Strada così come dalle norme igienico sanitarie perché, per esempio, non sarà possibile attraversare una strada per servire ai tavoli ma è prevista la convivenza tra tavolini e auto solamente laddove è possibile. Così come non sarà possibile invadere lo spazio esterno di un negozio confinante senza il permesso del titolare dell’attività. Le deroghe, valide fino al 31 ottobre, valgono per gli spazi e per la tipologia degli arredi”.

A quale scopo è stata promossa l’indagine conoscitiva?

“L’obiettivo è quello sondare le esigenze e fornire le risposte per perfezionare la domanda definitiva in modo che possa essere approvata velocizzando i tempi”.

Cosa si può fare per evitare gli assembramenti?

“Anche all’aperto bisogna fare di tutto per evitare gli assembramenti e, come a Modena, stiamo studiando degli accorgimenti logistici che possano limitarli ma poi occorre far riferimento alla responsabilità personale che non può essere sostituita dal barista né dal Comune”.

A Modena sono stati chiusi sei locali dove il popolo della movida aveva esagerato superando i limiti imposti dalle ordinanze. E a Carpi?

“Nel fine settimana gli agenti della Polizia Locale hanno controllato il rispetto delle regole adottando un atteggiamento di dialogo ma chi non starà alle regole ne subirà le conseguenze e la chiusura sarà inevitabile. Aree esterne più estese serviranno anche a evitare la concentrazione delle persone”.

Ci sarà da pagare la tassa sui dehor?

“Il Comune di Carpi aveva già sospeso il pagamento del canone e, in base al Decreto, è prevista l’esenzione dal pagamento della Cosap da maggio a ottobre. Dopodiché, come Comune di Carpi, faremo una valutazione per decidere se estendere l’esenzione oltre quel termine”.

Sara Gelli

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