La start up del Meucci alla finale di Impresa in azione

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L’emergenza Covid-19 non ferma gli studenti: più di 180 scuole superiori hanno partecipato alla finale digitale di Impresa in azione, il programma di imprenditorialità accreditato al MIUR.

Tra le dieci finaliste, una menzione speciale agli studenti dell’Istituto Superiore “Rinaldo Corso” Convitto Nazionale Statale di Correggio per la mini-impresa “3B Company JA” e dell’IIS “Antonio Meucci” di Carpi per “Ekological JA”.

Mai come quest’anno, Impresa in Azione è un ponte non solo per superare il divario tra scuola e mondo del lavoro, ma un’opportunità per gli studenti di affrontare questo periodo di difficoltà sfruttando le loro abilità nell’ utilizzo delle nuove tecnologie per portare a compimento i loro programmi. Attraverso la tecnologia hanno potuto dar vita a vere e proprie Startup, creandone il relativo prodotto o servizio, presentato a una giuria qualificata alla fiera regionale, la finale locale di Impresa in Azione.

Le mini imprese nel dettaglio

–          3B Company, impegnata nella valorizzazione delle risorse scolastiche, vuole diffondere valori e cultura improntati al rispetto della natura. Per questo ha progettato 3B-ECO, compattatore aziendale ECO, realizzato con materiale riciclato, come i banchi di scuola dismessi, capace di riutilizzare in modo intelligente i rifiuti in plastica prodotti in grande quantità nelle scuole di secondo grado. La menzione speciale da parte della giuria è stata attribuita per l’alto livello di competenze tecniche messe in campo, concretizzate in un’idea strutturata e convincente.

–          Ekological JA commercializza borracce di alluminio al fine di sostituire la plastica nelle scuole e, più in generale, in ogni contesto familiare e lavorativo. Il suo scopo è quello di realizzare un’iniziativa di economia sostenibile che abbini l’attività di impresa alla salvaguardia dell’ambiente. La mini-impresa ha ricevuto una menzione speciale per la capacità imprenditoriale dimostrata e la valorizzazione del Made in Italy.

La giuria era composta dagli esperti di EY, USR Friuli Venezia Giulia, Confindustria Emilia-Romagna, Sistema delle Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, Ufficio scolastico Regionale Emilia-Romagna, Confcommercio Giovani Imprenditori Udine, CIDA Emilia-Romagna, Camera di Commercio di Pordenone e Udine, Fondazione Golinelli, Università di Bologna e ART-ER

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