La solidarietà a tavola: cibo per i più bisognosi

Grazie ai fondi stanziati dal Governo e dal Comune di Carpi, e alle donazioni di supermercati, pizzerie, associazioni e aziende alimentari del territorio, si sono riempite le tavole di 1.708 famiglie in difficoltà a causa del coronavirus.

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Sono 1.708 le famiglie carpigiane che hanno potuto beneficiare della “solidarietà alimentare”, per un valore complessivo di 440mila euro. Infatti, ai 380mila stanziati dal Governo, il Comune di Carpi ne ha aggiunti 60mila. E sono state numerose le donazioni di buoni e generi alimentari da parte di supermercati, aziende alimentari, pizzerie e anche da privati.

“Ai primi donatori che sono stati il Circolo Giliberti e il supermercato Conad Pile – ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali, Tamara Calzolari – si sono aggiunti in breve tempo anche l’Azienda Aagricola Folicello, la Pasticceria San Francesco, A.P. Distribuzione dolci, il gruppo podistico Atletica Cibeno, il supermercato Sigma e le pizzerie Il Delfino e Paprika. Inoltre, ci sono stati dei privati che hanno donato riso e altri generi alimentari. Su 1.868 richieste pervenute, 160 non avevano i requisiti e per altre 230, pur regolari, il fondo statale non sarebbe bastato: da qui lo stanziamento straordinario comunale, che ha permesso di soddisfare tutte le domande ammissibili, con una media di 250 euro a nucleo”.

“In tre settimane – ha aggiunto il sindaco Alberto Bellelli – abbiamo destinato a famiglie bisognose la somma che normalmente investiamo in un anno, perché questa emergenza sanitaria ha drammaticamente creato anche nuove povertà”.

Per non rallentare la procedura di consegna, le autocertificazioni sulla situazione economica familiare sono state verificate in seguito dalla Guardia di Finanza. Per i 2/3 dei beneficiari sono stati distribuiti buoni spesa mentre per i restanti sono stati consegnati pacchi alimentari. “L’approvvigionamento dei beni – ha precisato Calzolari – è stato gestito da associazione Porta Aperta e Eortè, mentre per distribuirli ci siamo avvalsi della collaborazione importantissima di molte associazioni che hanno messo a disposizione persone e mezzi, come Croce Rossa, Croce Blu, Auser, Protezione civile, Antenna 2000, Agesci, ma anche privati come Loschi traslochi e Libreria Fenice, per un totale di 20 mezzi, fortissimo poi è stato l’impegno di tutti gli operatori dei Servizi Sociali che hanno gestito e coordinato tutte le fasi del progetto”.

La prima tornata di consegne dei pacchi alimentari è avvenuta la penultima settimana di aprile, la seconda ci sarà la prima settimana di maggio, mentre l’ultima tornata avverrà l’ultima settimana di maggio.

“Oltre al progetto di solidarietà alimentare a domicilio – ha ricordato Calzolari – abbiamo attivato una raccolta di donazioni attraverso il conto corrente IT49C0200823307000028474373 con causale Emergenza Alimentare Covid-19; poi c’è la possibilità di donare direttamente beni alimentari, segnalando all’indirizzo bonusalimentare@comune.carpi.mo.it la disponibilità a diventare fornitori, volontari o donatori. Inoltre, il 23 maggio faremo una colletta alimentare straordinaria presso i supermercati e i negozi alimentari di Carpi che hanno aderito al progetto Carpi non spreca e SOSpesa”.

Antonio Savino, titolare della pizzeria Il Delfino che ha donato dei buoni pizza ha così commentato il suo gesto di solidarietà: “è una delle varie iniziative a cui abbiamo aderito per sostenere la nostra comunità. Il Coronavirus ha scombussolato la vita di tutti noi che abbiamo dovuto riprogrammare le nostre attività e la nostra vita. Fin dai primi giorni dell’emergenza abbiamo iniziato a fare consegne a domicilio (cosa che prima non facevamo) grazie alla disponibilità dei nostri dipendenti di mutare in parte la loro mansione. Con il Dpcm del 26 aprile abbiamo potuto riprendere la vendita d’asporto. Per il futuro ancora non possiamo pronunciarci visto che la situazione è in continua evoluzione”.

Chiara Sorrentino