Aimag-Unieco: ribaltone in Consiglio comunale

La maggioranza, a sorpresa, vota a favore della delibera che consente ad Aimag di partecipare alla gara di Unieco mentre le opposizioni, da sempre favorevoli, si astengono per i riferimenti che vanno ben oltre il merito.

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È arrivato il sì del Consiglio Comunale di Carpi che ha approvato la delibera nella seduta di questa sera col voto dei 16 consiglieri di maggioranza mentre i 9 consiglieri di opposizione si sono astenuti: ciò consentirà ad Aimag di partecipare alla gara per la divisione Ambiente di Unieco.

La maggioranza, a sorpresa, vota a favore della delibera che consente ad Aimag di partecipare alla gara mentre le opposizioni, da sempre favorevoli, si astengono per i giudizi espressi sul Consiglio di Amministrazione della multiutility

La scelta di partecipare al bando era stata condivisa a novembre scorso con i sindaci dei Comuni che compongono la proprietà di Aimag dopodiché, quando è arrivato il momento di votare nei Consigli comunali, a Carpi il percorso si è fatto più complicato con la bocciatura a febbraio da parte del Collegio dei Revisori dei Conti, la richiesta di ulteriori pareri, le dimissioni ad aprile del sindaco di Carpi Alberto Bellelli da Presidente del Patto di Sindacato dopo che in assemblea era stata ribadita la strategicità dell’operazione, le integrazioni (cinque) della documentazione richieste al Consiglio di Amministrazione di Aimag.

Alla fine è approdata in Consiglio comunale nella seduta di martedì 12 maggio una delibera che va ben oltre la partecipazione alla gara, quando fa riferimento al rinnovo degli organi amministrativi di Aimag alla scadenza del mandato o là dove, nel dispositivo al punto c, si dà mandato al Sindaco di valutare le condizioni per procedere in sede civile. Nel suo intervento lo stesso Sindaco Bellelli si è detto rammaricato sottolineando un clima di scarsa collaborazione da parte di Aimag per il ritardo con cui ha fornito le risposte mentre l’obiettivo delle richieste di integrazione era quello di avere maggiori garanzie per la proprietà pubblica.

“imputare ogni responsabilità all’azienda – ha sottolineato Michele Pescetelli nel suo intervento – è una lettura riduttiva: se c’è un Patto di Sindacato che non si muove in modo coerente è perché non c’è unitarietà di visione politica.  La scrittura della delibera doveva essere più sobria, contenere meno minacce e meno giudizi sull’operato del Consiglio di Aimag. Questa incoerenza è pericolosa e mi lascia molta amarezza. Non è un modo sereno di chiudere questa vicenda e temo che la querelle andrà avanti nel tempo”.

“Avremmo voluto votare a favore ma io non accetto questo ricatto, mi sento con una pistola puntata alla testa dal Sindaco che mi chiede di screditare il Cda. Il contenuto del dispositivo però non ha nulla a che fare con questa determina” ha affermato Monica Medici del Movimento Cinque Stelle.

Sara Gelli