E’ stato finalmente approvato dalla Giunta il progetto di demolizione della vecchia piscina comunale. Un intervento a lungo atteso per mettere così la parola fine a una situazione di crescente degrado e incuria.
“Non appena insediati – spiega l’assessore al patrimonio, Marco Truzzi – io e l’assessore alla sicurezza Mariella Lugli, abbiamo compiuto un sopralluogo nell’impianto natatorio dismesso per comprendere appieno le condizioni in cui versava. Pur avendo vietato l’ingresso, varcandone la soglia si capisce immediatamente che i locali sono stati frequentati: le pareti sono piene di graffiti ed è stato rubato di tutto. Non potendo murare un edificio pieno di ampie vetrate per interdire ulteriormente l’accesso, abbiamo ritenuto fondamentale, non avendo sul tavolo un progetto alternativo, ricorrere all’extrema ratio”.
Un impianto vetusto che, prosegue Truzzi, “è impensabile riutilizzare o rifunzionalizzare in alcun modo. Per tale motivo abbiamo deciso di procedere con la demolizione, un intervento per il quale avevamo già vincolato la cifra necessaria lo scorso anno, ovvero 300mila euro e di cui possiamo dunque disporre malgrado il Bilancio non sia ancora stato approvato”.
Coronavirus permettendo, la demolizione dovrebbe iniziare nel mese di maggio, per “non inficiare così in alcun modo l’apertura estiva dell’adiacente nuova piscina”.
Ciò che resterà di questo mastodonte arrugginito non sarà altro che un muretto perimetrale: “ripristineremo la permeabilità del terreno e l’estate prossima, in attesa di capire cosa fare di quell’area avremo un nuovo prato”, spiega l’assessore Truzzi.
Prima che scattasse l’emergenza sanitaria legata al Covid-19, l’Amministrazione Comunale stava discutendo un pacchetto di iniziative insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi per trovare un accordo a 360 gradi e risolvere così alcuni annosi nodi che riguardano la nostra città. Sul tavolo vari temi: dall’ex consorzio agrario nell’oltreferrovia alla costruzione di un palazzetto dello sport (l’area della vecchia piscina è una delle ipotesi al vaglio), passando per la realizzazione di un grande parco a Santa Croce. Ovviamente il dilagare del Coronavirus ha momentaneamente interrotto il dialogo ma tali questioni sono soltanto sospese.
Jessica Bianchi