Coronavirus, 6.705 i casi positivi in Emilia Romagna, 737 in più di ieri

Coronavirus, 6.705 i casi positivi in Emilia Romagna, 737 in più di ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 265, due in meno rispetto a ieri. Crescono purtroppo anche i decessi, che arrivano a 715: 75 in più rispetto a ieri. A Modena i contagi salgono a quota 906 (139 in più), di cui 15 a Carpi che giunge a 147 positivi e dove 1 persona è morta (i decessi nella nostra città sono già 13). Dopo l’ordinanza su Rimini, annuncia Venturi, “sono in corso delle valutazioni per capire se stringere ulteriormente la mobilità delle persone anche in altre aree”.

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L'ospedale da campo allestito Piacenza

“Quando tutto sarà finito – ha detto il commissario ad acta per l’Emergenza Coronavirus, Sergio Venturi – nulla sarà più come prima e non sarebbe male incentivare fortemente alcune abitudini che stiamo sperimentando oggi: dalla spesa a domicilio al lavoro da casa”. In Emilia Romagna sono complessivamente 6.705 i casi di positività al Coronavirus, 737 in più rispetto a ieri. Sono 24.620 i campioni refertati, 3.867 test in più effettuati rispetto a ieri.
Complessivamente, sono 2.863 le persone in isolamento a casa perché con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere, o prive di sintomi (372 in più rispetto a ieri); quelle ricoverate in terapia intensiva sono invece 265, 2 in meno rispetto a ieri.
E salgono a 329 (90 in più rispetto alle 239) le guarigioni, 305 delle quali riguardano persone “clinicamente guarite.
Purtroppo, però, crescono anche i decessi, passati da 640 a715: 75, quindi, quelli nuovi, di cui 19 donne e 56 uomini. Per la maggior parte delle persone decedute sono in corso approfondimenti per verificare se fossero presenti patologie pregresse, anche plurime. I nuovi decessi riguardano 24 residenti nella provincia di Piacenza, 15 in quella di Parma, 11 in quella di Reggio Emilia, 8 in quella di Modena, 8 in quella di Bologna (di cui 1 del territorio imolese), 6 a Rimini, 1 a Forlì, 1 a Ferrara, 1 fuori regione.
In dettaglio, questi sul territorio i casi di positività, che invece si riferiscono non alla provincia di residenza ma a quella in cui è stata fatta la diagnosi: Piacenza 1.693 (118 in più rispetto a ieri), Parma 1.014 (35 in più), Reggio Emilia 977 (204 in più),  a Modena i contagi salgono a quota 906 (139 in più), di cui 15 a Carpi che giunge a 147 positivi e dove 1 persona è morta (i decessi nella nostra città sono già 13), Rimini 826 (69 in più),  Bologna 610 (di cui 163 a Imola e 447 a Bologna),  complessivamente 58 in più (di cui 19 a Imola e 39 a Bologna), Ravenna 287 (74 in più), Forlì-Cesena 269 (di cui 126 a Forlì, 8 in più rispetto a ieri, e 143 a Cesena, 11 in più rispetto a ieri),  Ferrara 123  (21 in più rispetto a ieri).
Prosegue anche oggi a ritmo serrato il lavoro della rete ospedaliera dell’intero territorio per attuare il piano di rafforzamento regionale. In tutta l’Emilia-Romagna, tra ieri e oggi, sono stati infatti allestiti ulteriori 181 posti letto per i pazienti colpiti da Coronavirus, che complessivamente passano da 3.124, a 3.305 tra ordinari (2.871) e di terapia intensiva (434).
“Al momento – sottolinea il commissario Venturi – siamo alla metà dei letti occupati in terapia intensiva ma con l’accordo fatto coi privati potremo arrivare ben più in alto”.
Dal Dipartimento nazionale di protezione civile sono pervenute oggi 222.000 mascherine Montrasio, 50.300 mascherine chirurgiche, 18.480 mascherine ffp2.
Confermato l’arrivo delle ulteriori 10.000 mascherine chirurgiche arrivate dall’Agenzia di protezione civile del Lazio, nell’ambito dei rapporti di solidarietà fra le Regioni.
Sul tema mascherine, prosegue Venturi, “da lunedì dovremmo essere in grado come Regione di approvvigionarci in autonomia e da martedì il Governo ha assicurato l’acquisizione di 6 milioni di mascherine da distribuire sul territorio nazionale”.
Introdotte ulteriori misure restrittive per l’intero territorio della provincia di Rimini. L’ordinanza di Bonaccini prevede la sospensione delle attività economiche, rafforzamento dello stop alle attività sociali e riassetto della mobilità viaria per favorire i controlli.
Potranno proseguire solo le attività economiche essenziali e quelle che garantiranno rigide misure di sicurezza interne per prevenire il contagio. Chiuse molte strade secondarie, arenili e lungomare. Fermi anche i cantieri. Il provvedimento dopo la relazione del direttore generale della Ausl Romagna e un documento dei sindaci che chiedeva in sostanza una nuova zona rossa: “Preoccupante situazione epidemiologica, intervento straordinario per garantire contenimento e distanziamento sociale”.
Al momento, spiega Venturi, “sono in corso delle valutazioni per capire se stringere ulteriormente la mobilità delle persone anche in altre aree”.