E’ un obbligo previsto dal Consiglio dei Ministri con il Decreto legge in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 quello di garantire la massima sicurezza del personale e dei viaggiatori. Per questo Trenitalia il 23 febbraio scorso aveva diffuso un protocollo disponendo, tra le altre cose, l’installazione a bordo di dispenser di disinfettante per mani; la consegna al personale di apposito equipaggiamento protettivo (mascherine con filtro, guanti monouso); il potenziamento delle attività di pulizia a bordo dei treni.
Ancora non ce n’è traccia sui treni come conferma Valerio Giusti, presidente del Crufer, che riunisce i comitati degli Utenti Ferroviari dell’Emilia Romagna.
“La vita da pendolare non è cambiata di molto ma sono aumentate le perplessità”, spiega Giusti.
“E’ chiaro che in questi giorni sono spariti gli studenti e i lavoratori che hanno avuto la possibilità di lavorare in smart working per cui, in questa fase, non abbiamo sui treni quei problemi di capienza che avevamo denunciato nei mesi scorsi quando, col rinnovamento del materiale rotabile, si erano verificate situazioni paradossali per cui treni di piccole dimensioni venivano utilizzati su linee e orari in cui ci sarebbe stato bisogno di treni più capienti.
I pendolari ci hanno segnalato però la mancanza di quegli accorgimenti che Trenitalia in un comunicato del 23 febbraio aveva detto di applicare su tutto il territorio nazionale e su tutti i treni a partire da una maggiore pulizia dei convogli e dai dispenser coi disinfettanti.
Abbiamo più volte sollecitato Trenitalia che ci ha comunicato ufficialmente di aver iniziato da alcuni giorni a installarli: i dispenser saranno posizionati uno in concomitanza di ogni bagno presente sul treno e il rifornimento del disinfettante sarà a cura del personale delle pulizie”.
Sara Gelli