Sarà pronto entro la fine del 2020 il nuovo sistema di videosorveglianza dell’Unione Terre d’Argine, finanziato con circa due milioni di euro.
Le attuali 97 telecamere di sorveglianza poste in vari punti dei Comuni delle Terre d’Argine (Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano) verranno tutte sostituite e aumenteranno di numero diventando a regime 169, circa 70 in più comprendendo inoltre anche quattro apparecchiature mobili: questi nuovi apparecchi non solo riprenderanno l’area circostante ma avranno una risoluzione 4K, molto maggiore di quelli attuali, saranno brandeggiabili da remoto (li si potrà muovere a 360° dalle Centrali operative collegate) e tutti collegati non solo alla Centrale operativa della Polizia Municipale ma anche a quelle carpigiane di Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza.
Inoltre, al sistema verranno aggiunti 40 varchi di controllo targhe per verificare, grazie alle targhe degli automezzi inquadrati, se questi sono rubati o hanno la revisione o l’assicurazione scaduta.
Il nuovo sistema di videosorveglianza era stato presentato nel 2018 e la sua realizzazione era prevista entro il 2019 ma “il ricorso di una delle ditte che avevano partecipato al bando di gara ha provocato il ritardo e, nonostante la vittoria davanti al Tar, sono stati comunque persi mesi di lavoro” spiega Mariella Lugli, assessore comunale con delega alla Sicurezza.
Come se non bastasse ci si mette anche il Coronavirus. “A fine febbraio doveva essere già terminata l’infrastruttura ma non potendo più contare sulle maestranze che venivano dalla Lombardia abbiamo deciso, in accordo con la ditta aggiudicataria dei lavori, di avvalerci di tecnici emiliano romagnoli”.
Per quel che riguarda Carpi, conclusi i lavori per l’infrastruttura, si procederà con le operazioni di migrazione delle telecamere di recente installazione (10), con la sostituzione di quelle obsolete (63) e, infine, con l’installazione delle nuove (27). Complessivamente in città saranno disponibili 100 telecamere a cui si aggiungono le 8 che rientrano nel progetto Scuole Sicure.
“Finanziato dal Ministero dell’Interno, il progetto prevede l’installazione di 8 telecamere per migliorare il monitoraggio delle zone adiacenti gli istituti scolastici cittadini frequentati da adolescenti mediante l’istallazione di telecamere, al fine di prevenire ed eventualmente reprimere comportamenti in violazione alla normativa sulla droga attualmente in vigore e tutelare la fasce più deboli della popolazione. Promozione e diffusione di campagne di sensibilizzazione nei confronti degli studenti, soprattutto di scuole superiori, sul tema delle droghe e sostanze psicotrope, al fine di far aumentare la consapevolezza, degli effetti negativi che tali sostanze producono” precisa Lugli. Gli occhi elettronici saranno posizionati all’esterno degli istituti, nella stazione delle Corriere, nell’area verde limitrofa, nel Piazzale delle Piscine. “A cui abbiamo aggiunto altri due luoghi considerati sensibili: l’area di viale De Amicis, via Santa Chiara e Medaglie d’Oro e la zona verde di via Don Davide Albertario/via Bortolamasi.
“Per la prevenzione dello spaccio di droga in prossimità delle scuole sono in campo anche le Forze dell’Ordine con controlli continui e costanti mentre all’interno degli istituti le attività di prevenzione vengono condotte dall’Ausl in collaborazione con le scuole” aggiunge l’assessore che ribadisce l’importanza del sistema di videosorveglianza.
“Le telecamere, segnalate da cartelli per avvisare che quei luoghi sono presidiati, rappresentano un deterrente ma sono ancor più importanti ai fini delle indagini: le operazioni delle Forze dell’Ordine ne sono la testimonianza”.
Sara Gelli