Coronavirus, Ampliato l’orario del numero di telefono della Sanità Pubblica

Tutti i giorni dalle 8 alle 20, solo per informazioni sanitarie su Coronavirus.

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E’ attivo con orario ampliato dalle 8 alle 20 tutti i giorni, a partire da oggi, il numero telefonico modenese 059 3963663 a disposizione dei cittadini ESCLUSIVAMENTE per informazioni sanitarie su Coronavirus. Il numero non risponde a chiarimenti sulle implicazioni del nuovo decreto del presidente del Consiglio: si chiede a questo proposito la massima collaborazione dei cittadini nel lasciare le linee libere per chi necessita di informazioni e comunicazioni riguardo il proprio stato di salute.
Invitando tutti ad attenersi rigidamente a quanto previsto dal nuovo DPCM, il cui non rispetto è punibile, l’Azienda USL di Modena in particolare ricorda:
• Di non accedere per nessun motivo ai Pronto soccorso, Punti di Primo Intervento, Ospedali, Ambulatori e qualsiasi altra struttura sanitaria in presenza di febbre o sintomi respiratori (raffreddore, tosse, mal di gola, ecc)
Il DPCM sottolinea che alle persone con sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore ai 37,5 gradi è fortemente raccomandato di rimanere nel proprio domicilio, limitare i contatti sociali e contattare il proprio medico curante, mentre per chi è sottoposto a quarantena o positivo al virus vi è divieto assoluto di spostarsi dalla propria abitazione.
Dunque, in presenza di sintomi quali febbre e sintomi respiratori:
• Stare in casa e mettere in atto tutte le misure a protezione dei propri contatti stretti, attraverso i comportamenti preventivi sotto riportati e adottando misure di isolamento volontario
• Contattare il proprio Medico di Medicina Generale o il Pediatra di Libera Scelta (o la Continuità Assistenziale negli altri orari) che raccoglierà tutte le informazioni necessarie e fornirà le corrette indicazioni di comportamento
• Chiamare il 118 solo per gravi e comprovate situazioni di emergenza così da consentire agli operatori dell’Emergenza-Urgenza la corretta assistenza a chi ne ha più bisogno
• È in vigore il divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena o risultati positivi al virus
Rimane valido che chiunque, a partire dal quattordicesimo giorno antecedente la data di pubblicazione del decreto, abbia fatto ingresso in Italia dopo aver soggiornato in zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’OMS, deve comunicare tale circostanza al Dipartimento di Sanità pubblica nonché al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta.
In caso di comparsa di sintomi la persona in sorveglianza deve avvertire immediatamente il medico di medicina generale o il pediatra di libera scelta e l’operatore di Sanità Pubblica; indossare la mascherina chirurgica e continuare a mantenersi lontano dagli altri conviventi; rimanere nella propria stanza con la porta chiusa garantendo un’adeguata ventilazione naturale
Se si è contatti stretti di un caso confermato di Coronavirus, o si proviene da zone a rischio dunque bisogna:
• Mettersi immediatamente in isolamento volontario e avvisare il proprio Medico di Medicina Generale e la Sanità Pubblica al n 059 3963663.
La provincia di Modena rientra tra le aree del territorio nazionale soggette a limitazioni e restrizioni fino al 3 aprile 2020, a seguito della pubblicazione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri datato 8 marzo 2020. Considerata l’evoluzione della situazione epidemiologica e il carattere particolarmente diffusivo dell’epidemia, l’Azienda USL sottolinea in particolare le seguenti misure contenute nel DPCM:
• Evitare ogni spostamento delle persone fisiche in entrata e in uscita dai territori identificati come zona rossa, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute. È consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza;
• In tutto il territorio nazionale è fatta espressa raccomandazione a tutte le persone anziane o affette da patologie croniche o con multimorbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita, di evitare di uscire dalla propria abitazione fuori dai casi di stretta necessità.