Emilia Romagna, il Pd torna a essere il primo partito

Ha preso il 34,7%, superando la Lega che con il 32% perde un paio di punti rispetto alle europee.

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Il Pd torna a essere il primo partito in Emilia-Romagna, un primato che aveva perso sia alle politiche, sia alle europee, a vantaggio di M5s e Lega. Ha preso il 34,7%, superando la Lega che con il 32% perde un paio di punti rispetto alle europee. Cresce Fratelli d’Italia (8,6%) mentre crollano Forza Italia (2,5%) e il Movimento 5 Stelle (3,4%, oltre un punto in meno rispetto al candidato per effetto del voto disgiunto)

Ha vinto con circa otto punti di vantaggio il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini che ha preso il 51,6%, contro il 43,7% della sua sfidante Lucia Borgonzoni, sostenuta dal centrodestra. Simone Benini del M5s ha preso il 3,5%.

Il centrosinistra ha ‘riconquistato’, alle regionali, due comuni simbolici persi alle comunali: a Forlì, dove a giugno il centrodestra ha strappato l’amministrazione al Pd, Bonaccini ha vinto con il 52,6%, contro il 42,5% di Borgonzoni. A Imola (vinto nel 2018 dal M5s, ma dove a breve si torna al voto dopo le dimissioni della sindaca), il candidato del centrosinistra ha preso il 58,2%, contro il 35,6% della sua sfidante. Fermo al 4,4% il candidato del Movimento 5 Stelle.

La Lega, invece, conferma in Ferrara una sua roccaforte, dopo la vittoria alle comunali di sette mesi fa. Qui Borgonzoni è avanti di una manciata di voti rispetto a Bonaccini (48 contro 47,8%) con la Lega al 34,4%, contro il 30,8% del Pd.

 

 

 

 

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