Conthackto, il buon digitale che fa incontrare i giovani

Sara Barbaglia, studentessa del Liceo Fanti, fa parte del team che ha ideato la piattaforma di Hackathon online, rivolta agli studenti del triennio delle scuole superiori. L’obiettivo è connettere le nuove generazioni di tutta Italia in una maratona di progetti e sfide. Plastic Society è stata la prima digital Challenge.

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In un mondo che corre a una velocità esponenziale, grazie alle nuove tecnologie, fermarsi a riflettere, potrebbe essere considerata una perdita di tempo. Ma non è così. 

Il digitale a oggi è visto come una limitazione e la causa della perdita dei valori in molti giovani. Il team di Conthackto, di cui fa parte Sara Barbaglia, studentessa del Liceo Fanti di Carpi, ha sfidato questa convinzione, creando la prima piattaforma di hackathon online in Italia, per connettere studenti del triennio della scuola secondaria di secondo grado, residenti in tutta la penisola, i quali hanno voglia di mettersi in gioco, superando ogni distanza fisica.

La prima digital challenge, intitolata Plastic Society, è stata lanciata il 16 dicembre e ha visto i 24 partecipanti provenienti da undici regioni differenti, cimentarsi in progettualità, impegnandosi nel riciclaggio e, in alcuni casi, nella completa eliminazione del materiale plastico all’interno delle scuole.
Per sette giorni, i ragazzi divisi in sei team, guidati da un mentor, hanno avuto l’opportunità di testare una modalità di lavoro del tutto nuova, concludendo il percorso non solo con un progetto attuabile, ma anche con una nuova consapevolezza delle proprie capacità. 

Durante la challenge hanno partecipato, in videocall, a esperienze di confronto con due professionisti. Nel primo talk, gli studenti si sono cimentati nella tematica del design thinking con Carlos Ramos, giovane talento nel mondo delle startup e nel secondo si sono dedicati allo studio delle tecnologie esponenziali di Andrea Geremicca, presidente dell’Istituto Europeo dell’Innovazione e co-founder di Impactscool. 

Tutto questo è stato possibile semplicemente attraverso il proprio device e la connessione Internet perché i partecipanti non si sono mai incontrati fisicamente ma hanno lavorato per sette giorni da remoto, presentando online i loro progetti a una giuria composta da: Claudia Zampella, civic service design presso Ondealte, Carlos Ramos, Andrea Geremicca e la preside Laura Virli della Scuola polo di Pomezia, la quale ha certificato il progetto Conthackto dando maggior valore al tempo dedicato dai ragazzi a questa sfida. 

Il team organizzativo di Conthackto è composto da ventidue volontari under 18 di tutta Italia che per cinque mesi hanno lavorato intensamente alla realizzazione di un sogno, uscendo da questo primo esperimento molto soddisfatti.  “Credevamo che la nostra giovane età e la distanza avrebbero creato problemi, invece a oggi siamo convinti che siano i nostri punti di forza”. 

Giovani che lavorano con altri giovani in modo da sensibilizzare e sensibilizzarsi per un futuro migliore, cercando di trovare una soluzione a problemi attuali. Difatti le sfide proposte da ContHackto sono incentrate sulla sostenibilità sociale, ambientale ed economica nella prospettiva della cooperazione per uno sviluppo condivisibile. 

Prossimi appuntamenti in fase di realizzazione dopo questo primo step di prova saranno delle challenge di dimensioni ancora più ampie, che l’organizzazione Conthackto ha già in agenda nel 2020.   Informazioni più dettagliate per chi voglia iscriversi si possono trovare sul sito: www.conthackto.it

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