Gli impianti sportivi, tra coperti e scoperti, sono in tutto 32 a Carpi (quattro palestre all’interno delle scuole superiori sono di competenza della Provincia) e 28 necessitano di urgente manutenzione. La situazione più critica è all’interno della Palestra della Solidarietà che si trova accanto al cinema Space City lungo via dell’Industria. La struttura, realizzata nell’ambito degli interventi post-sisma, costata 960mila euro e ancora di proprietà della Protezione Civile, è stata inaugurata nel novembre del 2013 ma, a distanza di sei anni, evidenzia importanti criticità aggravate dalla mancanza di manutenzione. Le pareti degli spogliatoi, come quelle degli altri spazi, si sono intrise di acqua che sale dal sottosuolo della palestra e si sono ‘gonfiate’: l’intonaco si è distaccato in più punti e la muffa ha intaccato il cartongesso che ha ceduto aprendo delle voragini nelle pareti. La situazione si protrae da tempo e recentemente i tecnici hanno effettuato un sopralluogo e il carotaggio in vista di un probabile intervento di cui, per ora, non sono stati indicati tempi e modi. La copertura della Palestra della Solidarietà, che aveva sin da subito avuto problemi nel settembre del 2014 quando si era reso necessario un intervento per rimediare alle increspature della guaina, non ha retto alle folate del forte vento prima e al peso della neve nel febbraio del 2015 quando Le pareti degli spogliatoi come quelle degli altri spazi si sono intrise di acqua che sale dal sottosuolo della Palestra della Solidarietà e si sono ‘gonfiate’: l’intonaco si è distaccato in più punti e la muffa ha intaccato il cartongesso che ha ceduto aprendo delle voragini nelle pareti. Sul Palazzetto dello Sport E. Ferrari (nella zona delle piscine accanto all’istituto superiore Meucci) pesano i 36 anni d’incuria Palestra della Solidarietà e Palazzetto dello Sport sono le priorità la tensostruttura era parzialmente crollata sotto il peso di una eccezionale nevicata. Anche sul tetto sarebbe necessario procedere con un intervento straordinario per evitare che possano verificarsi infiltrazioni d’acqua. Sul Palazzetto dello Sport E. Ferrari (nella zona delle piscine accanto all’istituto superiore Meucci) pesano i 36 anni d’incuria: la pensilina dell’ingresso è ricoperta di muffa, grandi teli di plastica sono stati appesi nel sottotetto per evitare che piova dentro ma il parquet di legno è rovinato dall’acqua in più punti, i sanitari perdono acqua in continuazione mentre i rubinetti dei lavandini sono incrostati, così come i water, e manca anche la porta nella toilette di uno spogliatoio. Il rivestimento perimetrale in legno si è spaccato per le pallonate di chi gioca a calcetto e i vetri in policarbonato sono tutti rotti. Nell’ottobre scorso la perdita d’acqua da un tubo ha invaso la palestra piccola gonfiando il pavimento in legno che è stato ripristinato in attesa che si decida cosa fare ma l’impianto idraulico, così come quello elettrico, non sono a norma. Nemmeno si è provveduto a tinteggiare le pareti in più punti scrostate e ammuffite. Nonostante l’intervento di messa in sicurezza questa palestra ha gravi carenze strutturali al punto che è stato declassato dai Vigili del Fuoco e a 99 posti con gli atleti e pubblico. Entrambi gli impianti sportivi sono in uso e gestione alla Polisportiva Nazareno che, in base alla convenzione con il Comune, destina duemila euro del suo budget a interventi di piccola manutenzione per poi essere rimborsata ma si tratta di piccole spese che servono solo a tamponare la situazione: la società sportiva ha provveduto a sostituire le cinquanta lampade del Palazzetto anche perché senza una sufficiente illuminazione c’è il rischio di non avere l’ok dalla Federazione per giocare le partite di basket. Mettere in campo quanto prima interventi di manutenzione straordinaria, dopo aver trovato una soluzione alternativa per la Polisportiva Nazareno, è anche più urgente considerando la necessità di garantire la massima sicurezza: se dovesse succedere malauguratamente qualcosa, chi si assumerà la responsabilità?
Sara Gelli