“Nelle classi, tra i nostri bambini, vi sono numerose unicità. Tanti Io che, grazie a progetti quotidiani di inclusione, si uniscono sino a diventare un Noi”. Insieme, è questa la parola chiave, che più volte affiora sulle labbra della psicopedagogista dell’Istituto Comprensivo Carpi Nord, Mariacristina Sandonà. Una complessità, quella che contraddistingue oggi il mondo della scuola, che esige risposte nuove, capaci di “promuovere il benessere dei bambini, di solleticare la loro curiosità, di svelare talenti e potenzialità e, allo stesso tempo, vincere timidezze e resistenze”, prosegue Sandonà.
All’interno del Comprensivo Carpi Nord vi è una cinquantina di bimbi con disabilità certificata per i quali da anni esistono numerosi progetti di inclusione: “da tempo siamo impegnati su questo fronte – prosegue la psicopedagogista – per accrescere le competenze e le potenzialità di questi bambini e favorirne l’inserimento nel gruppo classe e non solo”.
Muoviti Muoviti Special è solo uno dei tanti progetti attivi nelle quattro primarie Gasparotto, Martiri per la Libertà, Saltini e Verdi, nelle due scuole per l’infanzia Arca di Noè e Neri e finanziato dall’Unione delle Terre d’Argine e presso la Scuola Media Focherini (con risorse dell’istituto). “L’attività psicomotoria, studiata appositamente per gli alunni con disabilità anche severa e i loro amici, offre loro un’occasione di scoperta e di libera espressione delle proprie abilità corporee e dei propri vissuti. In occasione della Giornata internazionale delle persone disabili abbiamo organizzato un Laboratorio di psicomotricità, condotto dall’educatrice specializzata in Pratica psicomotoria educativo – preventiva, Elisabetta Romagnoli, alle Saltini, nel corso del quale abbiamo coinvolto non solo i bimbi ma anche i loro genitori. E’ stato un momento partecipato e davvero emozionante”. Muoviti Muoviti Special ha poi preso forma in una mostra ricca di immagini, video ed elaborati realizzati dagli stessi protagonisti. Scritti e disegni che raccontano come i bimbi si sono sentiti durante l’attività perché, sottolinea Mariacristina Sandonà, “questa è un’attività perlopiù di carattere emozionale e relazionale”. Durante i laboratori, infatti, i bambini con disabilità vengono invitati a giocare liberamente e in modo creativo, interagendo con materiali e oggetti differenti, spesso con un sottofondo musicale. “Un’occasione di crescita e di aiuto in un ambiente più informale per tutti i nostri bimbi, soprattutto quelli più delicati”, sorride Sandonà.
Jessica Bianchi