Domenica 8 dicembre, alle 11, presso la Libreria La Fenice, il carpigiano Mauro D’Orazi, insieme ad Anna Maria Ori, presenta il suo nuovo libro dedicato alle tradizioni culinarie della nostra terra, alla presenza di due ospiti davvero speciali, Iolanda Battini e il duo musicale Modena Sound. Il testo, intitolato La cucina carpigiana, riunisce le ricette più tipiche e antiche corredate da bellissime immagini a colori e le ricerche, impreziosite da numerose e rare foto d’epoca, su tematiche inerenti il cibo: aneddoti, modi di dire, proverbi… Al bròod, Paan, cumpanaadegh, Il pranzo di Natale – L’assaggiatore del cappelletto, Al café – la tazzina di caffè, Fèer San Martèin coi marroni arrosto, Gusti e odori dei cibi in dialetto, I BIF – i ghiaccioli e le granite, Proverbi e modi di dire relativi all’alimentazione e tanto altro ancora…
“Non è facile scrivere di cucina e di ricette – spiega Mauro Dorry D’Orazi – perché ognuno a casa propria ha la sua verità di famiglia, tradizioni ripetute da decenni e talora da secoli. E poi tutti sappiamo che i caplètt èd la maama, i turtèe vèerd èd la nòona, al bensòun èd la siia sono (o erano) insuperabili. In questo libro ho quindi cercato di raccogliere il meglio delle ricette delle nostre zone; ho scelto quelle che più sono nelle mie corde, lasciando libero il lettore di scegliere o tifare per altre soluzioni. A ciascuno dunque la decisione se mettere o meno il parmigiano sui cappelletti…”. Un amore, quello che D’Orazi nutre per la cucina che, chi lo segue su Facebook, ben conosce e apprezza. “Il 3 settembre 2003 – prosegue Dorry – rappresenta una linea di demarcazione per me. Fu in quella data, infatti, che per la prima volta mi feci da solo un piatto di pasta. Non sarei più morto di fame. Da lì alla nascita della mia Cucina Solipsistica, il passo è stato breve, o quasi. Di cosa si tratta? Fare bene le cose per me e mia moglie con il minimo sforzo e dispendio di energie. Piatti arricchiti da un ingrediente segreto: il cocugno”.
Per non parlare poi dell’immancabile Parmigiano Reggiano, re incontrato delle nostre tavole: “un formaggio straordinario che giudico un’eccellenza mondiale, pari a tartufo e champagne”.
Insomma 200 pagine “per star bene – sorride D’Orazi – piene di gioia di vivere”.
Jessica Bianchi