Felicia Kingsley torna in libreria con un romance giudiziario

E’ arrivato in libreria il nuovo romanzo della carpigiana Felicia Kingsley dal titolo La verità è che non ti odio abbastanza. Ironia e romanticismo in chiave americana sono gli ingredienti collaudati dello stile Kingsley, stavolta con l’aggiunta di un pizzico di giallo. L’autrice presenterà il suo libro sabato 9 novembre, alle 18, alla Mondadori di Carpi.

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L’immagine è tutto” è il mantra della protagonista del nuovo romanzo della scrittrice carpigiana Felicia Kingsley (all’anagrafe Serena Artioli), intitolato La verità è che non ti odio abbastanza (Newton Compton editori).

Al centro del romanzo e del suo mondo perfetto e patinato, c’è Lexi, facoltosa ereditiera di un impero finanziario che conduce una vita da favola a New York, tra feste, abiti firmati e appartamenti di lusso, fino a quando la società di famiglia non si ritrova nei guai con la giustizia.

L’azienda viene infatti indagata per truffa e a guidare le indagini c’è Eric, un giovane detective tanto affascinante quanto prevenuto nei confronti di Lexi che reputa viziata e superficiale. All’inizio tra i due è guerra ma poi… In sostanza, gli ingredienti per una storia d’amore tumultuosa ci sono tutti, ma stavolta Felicia ha voluto aggiungere alla storia romantica una trama gialla, così da movimentare il romanzo e coinvolgere il lettore in un’indagine giudiziaria.

“Per comporre il puzzle caratteriale di Lexi – raccontato Felicia – ho attinto da diversi personaggi: Emma Woodhouse di Jane Austen, che vuole che tutto vada a modo suo; Rossella O’Hara che da ricca viziata e capricciosa trova sempre e comunque la forza di rialzarsi; Cher Horowitz di Ragazze a Beverly Hills per la passione per la moda, il tutto spruzzato con una manciata di glitter della vita di Paris Hilton”.

Il titolo lascia intuire un certo sarcasmo. Chi, tra i due protagonisti, è il personaggio più mordace?

“Il personaggio di Lexi, perché è una giovane ereditiera che da un giorno all’altro si ritrova senza un soldo e in mezzo alla strada, quindi è proprio la sua nuova prospettiva sociale a generare i diversi momenti comici della storia. Lexi subisce una sorta di shock socio-culturale passando dal viaggiare in limousine a rincorrere la metro o, ancora, dal fare shopping nei negozi di alta moda ai mercatini dell’usato, e tutto questa produce momenti di autentica ilarità. La parte del sarcastico dalla battuta affilata, invece, spetta a Eric, il detective che, suo malgrado, si ritrova Lexi tra capo e collo. Sarà lui a farla volare basso, sottoponendola alle varie docce fredde della vita di noi comuni mortali”.

Come è stato intrecciare un giallo dentro una storia romantica? E’ un genere che leggi di solito?

“E’ stata una sfida. Scrivere un romanzo imperniato solo sulla storia d’amore è una strada molto lineare, mentre uno con una doppia trama obbliga a dosare i momenti, le scene e, soprattutto, a programmare ogni singolo capitolo. Richiede un tasso di concentrazione superiore nella lettura, ma sono convinta che regali un’esperienza più rotonda, tridimensionale e reale al lettore, perché la vita è un insieme di cose e non è divisa in compartimenti stagni. Il giallo è un altro genere che leggo, oltre al rosa, mi piacciono Patricia Cornwell, Ken Follett e Dan Brown. Follett in particolare è un maestro nello scrivere romanzi composti da più sottotrame”.

Hai dovuto fare delle ricerche? In generale, prima di iniziare a scrivere un romanzo, raccogli informazioni o ti lasci trasportare delle emozioni e dal flusso dei tuoi pensieri?

“Questo romanzo, trattando di una truffa finanziaria negli Stati Uniti mi ha obbligata a studiare il tema prima ancora di scrivere la sinossi. In genere faccio sempre un approfondimento delle realtà coinvolte dalla storia. In Matrimonio di convenienza ho fatto ricerche relative al sistema del peerage britannico; per Stronze si nasce, invece, ho studiato il mondo del real estate di lusso, per Due cuori in affitto, invece, mi sono immersa nella sfera delle produzioni televisive. Nella scrittura credo che l’ispirazione e l’estro creativo servano a poco senza tecnica e studio. Viceversa, tecnica e studio non servono a nulla senza le idee”.

Sei passata dal genere romance a un romance condito con elementi di giallo giudiziario. Pensi di avventurarti in un genere nuovo prossimamente?

“Attualmente tutti i miei progetti ricadono ancora nel genere rosa, ma non mi precludo l’opportunità di sperimentarne altri in futuro”.

L’autrice presenterà il suo libro sabato 9 novembre, alle 18, alla Mondadori di Carpi.

Chiara Sorrentino