Periferia vs centro storico: 2 a 0

In poco meno di un mese, due attività commerciali hanno lasciato rispettivamente il Portico del Grano e quello Lungo optando per viale Manzoni.

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Soffre il centro storico. Sempre più. Basta fare una passeggiata per rendersi conto di quante attività abbiano già abbassato la serranda. Portici a macchia di leopardo in cui spiccano, come ferite aperte, una dietro l’altra, vetrine tristemente buie. E non sono solo le strade perimetrali, da via Nova a via Rovighi, passando per via Guaitoli e Berengario, ad apparire desolatamente deserte e abbandonate al loro destino ormai segnato: persino il portico affacciato su Piazza Martiri soffre e pure molto. Lo abbiamo scritto più volte, affitti alti, scarsa fruibilità, concorrenza coi colossi del web… obbligano alcuni esercenti a chiuder bottega. Ve ne sono però altri che tengono duro e in un mercato complesso optano per un’altra soluzione: abbandonare il centro storico, tanto costoso quanto semideserto, per la periferia. In poco meno di un mese, due attività commerciali hanno lasciato rispettivamente il Portico del Grano e quello Lungo optando per viale Manzoni. Wind, dovendo evidentemente scegliere quale negozio salvare tra Corso Pio e viale Manzoni ha optato per il secondo, più facilmente raggiungibile e con un bel parcheggio davanti, alla faccia del salottino del centro, mentre Pois, dopo il trasferimento da via Remesina alla Piazza, ha deciso di rifare i bagagli, scommettendo nuovamente sulla periferia. Insomma periferia vs centro storico: 2 a 0. Alla faccia di chi continua a pensare che bastino un paio di notti bianche, due lucette in più e la Pietra di Luserna per far tornare a battere il cuore che fu…

Jessica Bianchi